SINDROME DI ROBINOW

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Robinow è una rara malattia genetica che colpisce lo sviluppo scheletrico e presenta caratteristiche facciali distintive, in particolare è una displasia scheletrica caratterizzata da bassa statura, facies peculiare con fronte prominente, ipertelorismo (occhi distanziati), naso corto e rivolto all’insù, bocca larga e anomalie dei genitali esterni.

Esistono due forme principali: autosomica dominante (ADRS) e autosomica recessiva (ARRS), con la forma recessiva generalmente più grave.

Epidemiologia
    • Incidenza: La Sindrome di Robinow è estremamente rara, con una stima di 1 caso ogni 500.000 nati vivi.
    • Distribuzione per sesso: Non sembra esserci una prevalenza significativa in un sesso rispetto all’altro.
Eziologia e Genetica

La Sindrome di Robinow è causata da mutazioni in geni che influenzano la via di segnalazione WNT, cruciale per lo sviluppo embrionale.

      • ADRS: Spesso causata da mutazioni nel gene WNT5A.
      • ARRS: Principalmente associata a mutazioni nel gene ROR2.

La trasmissione genetica varia a seconda della forma:

      • ADRS: Un genitore affetto ha il 50% di probabilità di trasmettere la malattia al figlio.
      • ARRS: Entrambi i genitori devono essere portatori del gene mutato per avere un figlio affetto (25% di probabilità).
Patogenesi

Le mutazioni nei geni WNT5A e ROR2 interferiscono con la via di segnalazione WNT, che regola processi fondamentali come la proliferazione cellulare, la differenziazione e la migrazione durante lo sviluppo embrionale. Questo porta a anomalie nella formazione delle ossa, delle cartilagini e di altri tessuti, con conseguenti caratteristiche cliniche della sindrome.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche variano in gravità e possono includere:

      • Caratteristiche facciali: Fronte prominente, ipertelorismo, naso corto e anteverso, bocca larga con labbro superiore prominente, ipoplasia del mascellare inferiore.
      • Anomalie scheletriche: Bassa statura sproporzionata con accorciamento degli arti, anomalie vertebrali (come emivertebre), brachimelia mesomelica (accorciamento degli avambracci e delle gambe), clinodattilia (curvatura delle dita), displasia dell’anca.
      • Anomalie genitali: Ipoplasia dei genitali esterni, criptorchidismo nei maschi.
      • Altre manifestazioni: Difetti cardiaci, anomalie renali, palatoschisi, ritardo dello sviluppo, problemi dentali.
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi si basa su:

      • Esame obiettivo: Valutazione delle caratteristiche cliniche.
      • Radiografie: Per identificare anomalie scheletriche.
      • Test genetici: Conferma della diagnosi e identificazione della mutazione specifica.
Prognosi

La prognosi varia a seconda della gravità delle manifestazioni cliniche. Molti individui con Sindrome di Robinow hanno una normale aspettativa di vita. Tuttavia, complicanze come anomalie cardiache o renali possono influenzare la prognosi.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Ospedale Centrale 
Bolzano (BZ)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Ospedale Policlinico San Martino
Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale S. Paolo
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia – Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Azienda Ospedaliera
Perugia (PG)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo
Vicenza (VI)
Farmaci specifici

Al momento, non esistono farmaci specifici per curare la sindrome di Robinow. Il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e delle complicanze.

Altri trattamenti

Il trattamento della sindrome di Robinow è multidisciplinare e può includere:

      • Chirurgia:
          • Ortopedica: per correggere deformità scheletriche, come la scoliosi o la displasia dell’anca.
          • Maxillo-facciale: per correggere anomalie del viso, come il palatoschisi o la micrognazia.
          • Genitale: per correggere anomalie genitali, come l’ipospadia.
      • Terapia fisica e occupazionale: per migliorare la mobilità, la forza muscolare e l’autonomia nelle attività quotidiane.
      • Logopedia: per affrontare eventuali difficoltà di linguaggio o di deglutizione.
      • Supporto psicologico: per aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire l’impatto emotivo e sociale della malattia.
      • Trattamento odontoiatrico: per affrontare problemi dentali come malocclusione e affollamento.
      • Trattamento delle complicanze:
          • Idrocefalo: può richiedere l’inserimento di uno shunt per drenare il liquido cerebrospinale in eccesso.
          • Problemi respiratori: possono richiedere l’uso di ventilazione assistita o interventi chirurgici.
          • Problemi renali: possono richiedere dialisi o trapianto di rene.
Gestione della malattia

La gestione della sindrome di Robinow richiede un approccio olistico che tenga conto delle esigenze fisiche, psicologiche e sociali del paziente. È importante:

      • Diagnosi precoce: consente di iniziare tempestivamente il trattamento e prevenire complicanze.
      • Follow-up regolare: per monitorare la crescita e lo sviluppo del paziente, identificare precocemente eventuali complicanze e adattare il trattamento di conseguenza.
      • Educazione del paziente e della famiglia: sulla malattia, il suo decorso e le opzioni di trattamento.
      • Supporto alle famiglie: per aiutarle a gestire le sfide quotidiane e a connettersi con altre famiglie che vivono la stessa situazione.