SINDROME DI GERSTMANN

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Gerstmann è una rara condizione neurologica caratterizzata da una tetrade di sintomi:

    • Agnosia digitale: Incapacità di riconoscere o identificare le dita della propria mano o di quella di un’altra persona.
    • Agrafia: Difficoltà nella scrittura.
    • Acalculia: Difficoltà nell’eseguire calcoli matematici.
    • Disorientamento destra-sinistra: Incapacità di distinguere tra destra e sinistra.
Epidemiologia

La Sindrome di Gerstmann è una condizione molto rara, con una prevalenza stimata inferiore a 1 su 100.000. Può manifestarsi in persone di qualsiasi età, ma è più comunemente diagnosticata in età infantile o dopo un ictus in età adulta.

Eziologia e Genetica

La Sindrome di Gerstmann è tipicamente causata da una lesione al lobo parietale sinistro del cervello, in particolare nella regione della circonvoluzione angolare. Questa lesione può essere il risultato di:

    • Ictus: La causa più comune negli adulti.
    • Trauma cranico: Incidenti o lesioni alla testa.
    • Tumori cerebrali: Neoplasie che interessano il lobo parietale.
    • Malattie neurodegenerative: Come la malattia di Alzheimer.
    • Infezioni cerebrali: Encefalite o meningite.

Nonostante la maggior parte dei casi sia acquisita, sono state descritte rare forme familiari di Sindrome di Gerstmann, suggerendo una possibile componente genetica in alcuni casi. Tuttavia, non è stato ancora identificato un gene specifico responsabile della sindrome.

Patogenesi

La circonvoluzione angolare del lobo parietale sinistro svolge un ruolo cruciale nell’integrazione delle informazioni sensoriali e spaziali, nonché nelle abilità matematiche e linguistiche. Una lesione in questa area può quindi interrompere queste funzioni cognitive, portando alla tetrade di sintomi caratteristici della Sindrome di Gerstmann.

Manifestazioni Cliniche

Oltre ai quattro sintomi cardinali, la Sindrome di Gerstmann può essere associata ad altre manifestazioni cliniche, tra cui:

    • Aprassia costruttiva: Difficoltà nel disegnare o costruire oggetti.
    • Disfasia: Disturbo del linguaggio.
    • Alessia: Difficoltà nella lettura.
    • Deficit di attenzione: Problemi di concentrazione.

La gravità dei sintomi può variare notevolmente da persona a persona, a seconda dell’estensione e della localizzazione della lesione cerebrale.

Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di Sindrome di Gerstmann si basa principalmente sulla valutazione clinica dei sintomi. Il medico effettuerà un esame neurologico completo per valutare le funzioni cognitive, la coordinazione motoria e la sensibilità. Inoltre, possono essere utili i seguenti esami strumentali:

    • Risonanza magnetica (RM) del cervello: Per identificare la presenza di lesioni al lobo parietale.
    • Tomografia computerizzata (TC) del cervello: Alternativa alla RM, in particolare in caso di controindicazioni alla RM.
    • Elettroencefalogramma (EEG): Per valutare l’attività elettrica del cervello.
    • Test neuropsicologici: Per valutare in modo più dettagliato le funzioni cognitive, come la memoria, l’attenzione e il linguaggio.
Prognosi

La prognosi della Sindrome di Gerstmann dipende dalla causa sottostante e dalla gravità della lesione cerebrale. In alcuni casi, i sintomi possono migliorare con il tempo e la riabilitazione. La terapia occupazionale, la logopedia e la neuropsicologia possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare la qualità della vita. Tuttavia, in altri casi, i deficit possono essere permanenti.

Definizioni:

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Ospedale Centrale
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”
Caserta (CE)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
Firenze (FI)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale S. Paolo
Milano (MI)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
AULSS 6 Euganea
Padova (PD)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”
Salerno (SA)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)
Farmaci Specifici

Non esistono farmaci specifici per trattare la Sindrome di Gerstmann. L’approccio terapeutico si concentra sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento delle capacità cognitive attraverso la riabilitazione.

Altri Trattamenti
    • Terapia occupazionale: Aiuta a migliorare le capacità di svolgere attività quotidiane, come vestirsi, mangiare e lavarsi.
    • Logopedia: Si concentra sul miglioramento delle capacità di linguaggio e comunicazione, inclusa la scrittura.
    • Terapia cognitiva: Mira a migliorare le abilità cognitive, come la memoria, l’attenzione e la capacità di problem-solving.
    • Stimolazione magnetica transcranica (TMS): Una tecnica non invasiva che utilizza impulsi magnetici per stimolare specifiche aree del cervello. Alcuni studi suggeriscono che la TMS potrebbe essere utile nel trattamento dell’agrafia e dell’acalculia associate alla Sindrome di Gerstmann.
Gestione della Malattia

La gestione della Sindrome di Gerstmann richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi professionisti sanitari, tra cui neurologi, terapisti occupazionali, logopedisti e psicologi.

È importante fornire al paziente e alla sua famiglia un supporto adeguato per affrontare le sfide quotidiane associate alla malattia.

Consigli per la gestione della Sindrome di Gerstmann:

    • Creare un ambiente di supporto: Fornire un ambiente strutturato e prevedibile può aiutare il paziente a sentirsi più sicuro e a gestire meglio i sintomi.
    • Utilizzare strategie di compensazione: Ad esempio, utilizzare un calendario o un’agenda per compensare le difficoltà di memoria, o utilizzare strumenti di calcolo per superare l’acalculia.
    • Incoraggiare l’autonomia: Aiutare il paziente a mantenere il più possibile la propria indipendenza nelle attività quotidiane.
    • Offrire supporto psicologico: La Sindrome di Gerstmann può avere un impatto significativo sulla qualità della vita del paziente. È importante offrire un supporto psicologico per aiutare il paziente a gestire le emozioni e l’autostima.