SINDROME DI DYGGVE-MELCHIOR-CLAUSEN

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La sindrome di Dyggve-Melchior-Clausen (DMC) è una rara malattia genetica che colpisce lo sviluppo scheletrico e intellettivo.

E’ una displasia scheletrica autosomica recessiva caratterizzata da nanismo disarmonico con tronco corto, anomalie vertebrali distintive, ritardo mentale e alterazioni radiologiche caratteristiche delle ossa iliache.

Epidemiologia

La DMC è una condizione estremamente rara. La prevalenza esatta è sconosciuta, ma si stima che colpisca meno di 1 persona su 1 milione in tutto il mondo. Non sembra esserci alcuna predilezione etnica o geografica.

Eziologia e Genetica

La DMC è causata da mutazioni nel gene DYM (Dyggve-Melchior-Clausen syndrome gene), situato sul cromosoma 18q21.1. Questo gene codifica per una proteina coinvolta nel trasporto intracellulare di proteine. Le mutazioni nel gene DYM interrompono questo processo, portando alle anomalie scheletriche e neurologiche caratteristiche della DMC. La DMC viene ereditata con modalità autosomica recessiva, il che significa che un individuo deve ereditare due copie del gene mutato (una da ciascun genitore) per sviluppare la malattia.

Patogenesi

La patogenesi esatta della DMC non è completamente compresa. Si ritiene che le mutazioni nel gene DYM causino un accumulo di materiale non degradato all’interno delle cellule, interferendo con la normale funzione cellulare e lo sviluppo scheletrico.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della DMC variano da individuo a individuo, ma generalmente includono:

    • Nanismo disarmonico: con tronco corto e arti relativamente lunghi.
    • Anomalie scheletriche:
      • Platispondilia: appiattimento dei corpi vertebrali con caratteristica “doppia gobba” nelle radiografie.
      • Displasia delle epifisi e delle metafisi: anomalie nella crescita delle estremità delle ossa lunghe.
      • Creste iliache con margini irregolari: aspetto “a merletto” delle creste iliache nelle radiografie.
      • Dislocazione dell’anca: frequente.
      • Cifosi: curvatura anomala della colonna vertebrale.
      • Scoliosi: curvatura laterale della colonna vertebrale.
    • Ritardo mentale: da lieve a grave.
    • Mic rocefalia: testa piccola.
    • Dismorfismi facciali: viso grossolano, fronte prominente, naso piatto e bocca piccola.
    • Limitazione della mobilità articolare: soprattutto a livello di gomiti, anche e ginocchia.
    • Andatura ondeggiante: dovuta alle anomalie scheletriche.
Procedure Diagnostiche

La diagnosi di DMC si basa su:

    • Esame clinico: valutazione delle caratteristiche fisiche e dello sviluppo neurologico.
    • Radiografie: per identificare le anomalie scheletriche caratteristiche, in particolare la platispondilia, la displasia delle epifisi e delle metafisi, e l’aspetto “a merletto” delle creste iliache.
    • Test genetici: per identificare le mutazioni nel gene DYM.

Diagnosi Differenziale

La DMC può essere confusa con altre condizioni che causano nanismo e ritardo mentale, come la mucopolisaccaridosi di tipo IV (sindrome di Morquio) e la displasia di Smith-McCort. La diagnosi differenziale si basa sulla valutazione clinica, le caratteristiche radiologiche e i test genetici.

Prognosi

La prognosi della DMC varia a seconda della gravità delle manifestazioni cliniche. L’aspettativa di vita può essere normale, ma la qualità della vita può essere compromessa dalle complicanze scheletriche, neurologiche e cardiache.

Le complicanze più comuni includono:

    • Difficoltà respiratorie: a causa della cifosi e della restrizione della gabbia toracica.
    • Compressione del midollo spinale: a causa dell’instabilità della colonna vertebrale.
    • Problemi cardiaci: come cardiomiopatia e difetti valvolari.
    • Problemi di vista e udito: possono verificarsi.

Per trovare i collegamenti con la Struttura Ospedaliera di tuo interesse, cercala nella sezione STRUTTURE OSPEDALIERE (<< cliccando)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Ospedale Centrale di Bolzano
Bolzano (BZ)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Ca’ Foncello
Treviso (TV)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)

Purtroppo, non esiste una cura specifica per la DMC, ma diverse strategie di gestione e trattamenti possono aiutare a migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Farmaci Specifici

Al momento, non ci sono farmaci specificamente approvati per il trattamento della DMC. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per gestire i sintomi e le complicanze associate alla malattia:

    • Analgesici: Per alleviare il dolore causato da deformità scheletriche o artrite.
    • Anti-infiammatori: Per ridurre l’infiammazione articolare.
    • Farmaci antiepilettici: Se il paziente presenta convulsioni.
    • Integratori: come calcio e vitamina D, per sostenere la salute delle ossa.

È fondamentale che l’uso di qualsiasi farmaco sia supervisionato da un medico, che valuterà attentamente il rapporto rischio-beneficio per il singolo paziente.

Altri Trattamenti

Oltre ai farmaci, diverse terapie non farmacologiche possono essere utili nella gestione della DMC:

    • Fisioterapia: Per migliorare la mobilità articolare, la forza muscolare e la postura.
    • Terapia occupazionale: Per sviluppare le capacità di vita quotidiana e l’autonomia.
    • Logopedia: Per migliorare le capacità di comunicazione e linguaggio.
    • Supporto psicologico: Per il paziente e la sua famiglia, per affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
    • Interventi chirurgici: In alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per correggere deformità scheletriche, come la displasia dell’anca o la scoliosi.
Gestione della Malattia

La gestione della DMC richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti, tra cui:

    • Genetista: Per la diagnosi e la consulenza genetica.
    • Ortopedico: Per la gestione delle problematiche scheletriche.
    • Neurologo: Per la valutazione e il trattamento delle disabilità intellettive e di eventuali convulsioni.
    • Fisioterapista: Per la riabilitazione motoria.
    • Terapista occupazionale: Per l’adattamento dell’ambiente domestico e lavorativo.
    • Logopedista: Per il supporto alla comunicazione.