SINDROME DI CORNELIA DE LANGE

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La Sindrome di Cornelia de Lange (CdLS) è una rara malattia genetica multisistemica che colpisce lo sviluppo fisico e cognitivo.

È caratterizzata da una vasta gamma di segni e sintomi, la cui gravità varia considerevolmente da individuo a individuo.

Epidemiologia

La CdLS ha una prevalenza stimata tra 1/10.000 e 1/30.000 nati vivi. Non sembra esserci una predilezione per un particolare sesso o gruppo etnico.

Eziologia e Genetica

La CdLS è causata da mutazioni in geni che codificano per proteine coinvolte nella coesione cromosomica, un processo essenziale per la corretta duplicazione e riparazione del DNA. I geni più frequentemente coinvolti sono:

    • NIPBL: responsabile di circa il 70% dei casi
    • SMC1A: responsabile di circa il 5% dei casi
    • SMC3, RAD21 e HDAC8: responsabili di una percentuale minore di casi

La maggior parte dei casi di CdLS sono causati da mutazioni de novo, ovvero non ereditate dai genitori. Tuttavia, in alcuni casi la malattia può essere trasmessa con modalità autosomica dominante, il che significa che un genitore affetto ha il 50% di probabilità di trasmettere la mutazione al figlio.

Patogenesi

Le mutazioni nei geni sopracitati alterano la funzione del complesso della coesina, con conseguenti anomalie nella regolazione dell’espressione genica durante lo sviluppo embrionale. Questo porta a un’ampia gamma di difetti congeniti che caratterizzano la CdLS.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche della CdLS sono molto variabili, ma alcune caratteristiche sono comuni alla maggior parte dei pazienti:

    • Tratti facciali caratteristici: sopracciglia folte e arcuate, ciglia lunghe, naso piccolo e anteverso, filtro lungo e sottile, labbro superiore sottile, micrognazia
    • Ritardo di crescita prenatale e postnatale: bassa statura, microcefalia
    • Ritardo dello sviluppo psicomotorio: ritardo nello sviluppo del linguaggio, delle capacità motorie e cognitive
    • Anomalie degli arti: brachidattilia, clinodattilia, riduzione degli arti superiori
    • Ipertricosi: crescita eccessiva di peli, in particolare su schiena e braccia
    • Problemi gastrointestinali: reflusso gastroesofageo, stipsi, difficoltà di alimentazione
    • Difetti cardiaci: difetti del setto interatriale o interventricolare
    • Problemi di udito e vista: ipoacusia, miopia, strabismo
Procedimenti Diagnostici

La diagnosi di CdLS si basa principalmente sulla valutazione clinica dei segni e sintomi. La conferma diagnostica si ottiene mediante test genetici, che permettono di identificare le mutazioni nei geni responsabili.

Prognosi

La prognosi della CdLS è variabile a seconda della gravità delle manifestazioni cliniche. In generale, i pazienti con forme più lievi hanno un’aspettativa di vita normale, mentre quelli con forme più gravi possono presentare complicanze che mettono a rischio la vita.

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Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona
Ancona (AN)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Aosta (AO)
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati
Avellino (AV)
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
Bari (BA)
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo
Benevento (BN)
Policlinico – S.Orsola Malpighi
Bologna (BO)
Ospedale Centrale di Bolzano
Bolzano (BZ)
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini
Brescia (BS)
I.R.C.C.S. “Eugenio Medea”
Brindisi (BR)
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”
Catania (CT)
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto
Catanzaro (CZ)
Ospedale Policlinico SS. Annunziata
Chieti (CH)
Polo Regionale IRCCS “E. Medea”
Conegliano (TV)
Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
Firenze (FI)
Istituto Giannina Gaslini
Genova (GE)
ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”
La Spezia (SP)
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”
Messina (ME)
Ospedale Maggiore Policlinico
Milano (MI)
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena
Modena (MO)
Ospedale San Gerardo
Monza (MB)
AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”
Napoli (NA)
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”
Napoli (NA)
Azienda Ospedale Università di Padova
Padova (PD)
Istituto Oncologico Veneto
Padova (PD)
Policlinico Paolo Giaccone
Palermo (PA)
Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello
Palermo (PA)
Ospedale Maggiore
Parma (PR)
Policlinico San Matteo
Pavia (PV)
Azienda Ospedaliera di Perugia
Perugia (PG)
Ospedale Cisanello
Pisa (PI)
Ospedale Santa Chiara
Pisa (PI)
IRCCS Stella Maris Pisa
Pisa (PI)
Istituto Tecnologie Biomediche CNR Pisa
Pisa (PI)
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo
Potenza (PZ)
Ospedali Riuniti di Reggio Calabria
Reggio di Calabria (RC)
Arcispedale S. Maria Nuova
Reggio nell’Emilia (RE)
Policlinico Umberto I
Roma (RM)
Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore
Roma (RM)
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Roma (RM)
Ospedale Sant’Anna
San Fermo della Battaglia (CO)
Casa Sollievo della Sofferenza
San Giovanni Rotondo (FG)
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena
Siena (SI)
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta
Torino (TO)
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara”
Trento (TN)
Polo Ospedaliero Foncello
Treviso (TV)
Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico”
Tricase (LE)
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo
Trieste (TS)
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS
Troina (EN)
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”
Udine (UD)
Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale
Verona (VR)
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
Verona (VR)
Ospedale San Bortolo di Vicenza
Vicenza (VI)

Non esiste una cura per la CdLS, ma diverse terapie possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Farmaci Specifici

Non esistono farmaci specifici per la CdLS. Tuttavia, alcuni farmaci possono essere utilizzati per trattare sintomi specifici, come:

    • Anticonvulsivanti: per controllare le convulsioni, che si verificano in alcuni pazienti con CdLS.
    • Antipsicotici: per gestire comportamenti autolesionistici o aggressivi.
    • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): per trattare l’ansia e la depressione.
    • Farmaci per il reflusso gastroesofageo: per ridurre i sintomi del reflusso acido, un problema comune nei pazienti con CdLS.
    • Ormone della crescita: in alcuni casi, può essere utilizzato per stimolare la crescita nei bambini con CdLS.

È importante sottolineare che l’uso di questi farmaci deve essere attentamente valutato da un medico, tenendo conto dei benefici e dei rischi per il singolo paziente.

Altri Trattamenti

Oltre ai farmaci, diverse terapie non farmacologiche possono essere utili per i pazienti con CdLS:

    • Terapia occupazionale: aiuta a migliorare le capacità motorie fini, l’autonomia nelle attività quotidiane e l’integrazione sociale.
    • Fisioterapia: può aiutare a migliorare la forza muscolare, la coordinazione e la mobilità.
    • Logopedia: aiuta a sviluppare le capacità di comunicazione e linguaggio.
    • Terapia comportamentale: può essere utile per gestire i comportamenti problematici e migliorare le abilità sociali.
    • Educazione speciale: un programma educativo individualizzato può aiutare i bambini con CdLS a raggiungere il loro pieno potenziale.
    • Interventi chirurgici: in alcuni casi, possono essere necessari interventi chirurgici per correggere malformazioni congenite, come la palatoschisi o le anomalie cardiache.
Gestione della Malattia

La gestione della CdLS richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge medici, terapisti, educatori e familiari. Alcuni aspetti importanti della gestione della malattia includono:

    • Diagnosi precoce: una diagnosi precoce consente di iniziare tempestivamente le terapie e i supporti necessari.
    • Monitoraggio regolare: è importante monitorare regolarmente la crescita, lo sviluppo e la salute generale del paziente.
    • Supporto familiare: i familiari dei pazienti con CdLS hanno bisogno di supporto e informazioni per affrontare le sfide della malattia.
    • Integrazione sociale: è importante favorire l’integrazione sociale dei pazienti con CdLS, promuovendo la loro partecipazione alla vita scolastica, lavorativa e sociale.