POLIPOSI FAMILIARE

TUMORI

NOTE INFORMATIVE
  

La poliposi familiare, principalmente riferendosi alla Poliposi Adenomatosa Familiare (FAP), è una rara condizione ereditaria caratterizzata dallo sviluppo di centinaia o migliaia di polipi adenomatosi nel colon e nel retto.

Se non trattata, la FAP porta quasi inevitabilmente al cancro del colon-retto, spesso entro i 40 anni di età.

Epidemiologia

La FAP colpisce circa 1 persona su 8.000-14.000. Si presenta in egual misura in uomini e donne e in tutte le etnie. I polipi iniziano a svilupparsi durante l’adolescenza, con il 50% dei pazienti che li manifesta entro i 15 anni e il 95% entro i 35 anni.

Eziologia e Genetica

La FAP è causata da mutazioni germinali nel gene APC (Adenomatous Polyposis Coli), situato sul cromosoma 5q21. Questo gene codifica per una proteina che sopprime la crescita tumorale. Le mutazioni in APC portano alla perdita di funzione di questa proteina, con conseguente proliferazione cellulare incontrollata e formazione di polipi. La FAP segue un pattern di ereditarietà autosomica dominante, il che significa che una singola copia del gene mutato è sufficiente per causare la malattia. Circa il 20-30% dei casi è dovuto a mutazioni de novo, ovvero non ereditate dai genitori.

Patogenesi

La proteina APC svolge un ruolo cruciale nella via di segnalazione Wnt, che regola la proliferazione e la differenziazione cellulare. Le mutazioni in APC determinano un’attivazione costitutiva di questa via, con conseguente accumulo di β-catenina nel nucleo cellulare. La β-catenina attiva la trascrizione di geni che promuovono la crescita cellulare, portando alla formazione di polipi. Nel tempo, questi polipi possono accumulare ulteriori mutazioni genetiche e trasformarsi in cancro.

Manifestazioni Cliniche

Spesso, i pazienti con FAP sono asintomatici nelle fasi iniziali. Con la progressione della malattia, possono comparire:

    • Sangue nelle feci (ematochezia o melena): può essere microscopico o visibile ad occhio nudo.
    • Cambiamenti nelle abitudini intestinali: diarrea, stitichezza o alternanza tra le due.
    • Dolore addominale: crampi o dolore diffuso.
    • Anemia: secondaria a sanguinamento cronico.
    • Perdita di peso: non intenzionale.

In alcuni casi, la FAP può manifestarsi con sintomi extra-intestinali, come:

    • Polipi gastrici e duodenali: possono essere precursori di tumori.
    • Osteomi: tumori benigni delle ossa, spesso a livello del cranio.
    • Cisti epidermoidi: lesioni cutanee benigne.
    • Anomalie dentali: denti soprannumerari o denti mancanti.
    • Tumori desmoidi: tumori fibrosi localmente aggressivi.
    • Epatoblastoma: tumore maligno del fegato, più comune nei bambini con FAP.
Diagnosi

La diagnosi di FAP si basa su:

  • Storia familiare: la presenza di FAP in familiari di primo grado è un fattore di rischio importante.
  • Colonscopia: esame endoscopico che permette di visualizzare l’intero colon e il retto e identificare i polipi.
  • Esame istologico: l’analisi microscopica dei polipi rimossi durante la colonscopia conferma la diagnosi.
  • Test genetico: la ricerca di mutazioni nel gene APC può confermare la diagnosi e identificare i familiari a rischio.
Prognosi

La prognosi della FAP dipende dalla tempestività della diagnosi e del trattamento. Senza intervento chirurgico, lo sviluppo di cancro del colon-retto è quasi inevitabile. La colectomia (asportazione del colon) è il trattamento di elezione e riduce significativamente il rischio di cancro. Tuttavia, anche dopo la colectomia, i pazienti necessitano di sorveglianza endoscopica regolare per il rischio di tumori nel retto residuo o in altre sedi.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

CRO – Centro di Riferimento Oncologico di Aviano

Aviano (PN)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

AOU Renato Dulbecco di Catanzaro

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliera di Catanzaro Pugliese Ciaccio

Catanzaro (CZ)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASST Mantova – Presidio Ospedaliero di Mantova

Mantova (MN)

Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Europeo di Oncologia di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale Niguarda di Milano – ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Istituto Nazionale Tumori IRCCS – Fondazione Pascale

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

I.R.C.C.S. – Istituto Oncologico Veneto

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

I.R.C.C.S. C.R.O.B

Rionero in Vulture (PZ)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

IRCCS Istituto Regina Elena – Istituto San Gallicano

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese

Varese (VA)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per la poliposi familiare, anche conosciuta come poliposi adenomatosa familiare (FAP).

Farmaci
    • Sulindac: Questo farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) può aiutare a ridurre il numero e le dimensioni dei polipi nel colon e nel retto. Può essere utilizzato prima o dopo l’intervento chirurgico.
    • Celecoxib: Un altro FANS che ha dimostrato di avere effetti simili al sulindac nel trattamento della FAP.
    • Inibitori di EGFR: Questi farmaci, come il cetuximab e il panitumumab, sono talvolta usati per trattare i polipi del retto che non possono essere rimossi chirurgicamente.
Altri trattamenti
    • Chirurgia: La chirurgia è il trattamento principale per la FAP. L’intervento più comune è la colectomia, che prevede la rimozione di tutto o parte del colon. In alcuni casi, può essere necessaria anche la rimozione del retto (proctocolectomia).
    • Sorveglianza endoscopica: Le persone con FAP devono sottoporsi a regolari colonscopie per monitorare la crescita dei polipi. Questo aiuta a identificare e rimuovere i polipi prima che diventino cancerogeni.
    • Consulenza genetica: È importante che le persone con FAP e le loro famiglie ricevano una consulenza genetica. Questo può aiutare a identificare altri membri della famiglia che potrebbero essere a rischio di sviluppare la malattia.