OSTEOGENESI IMPERFETTA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’osteogenesi imperfetta (OI), anche conosciuta come “malattia delle ossa di vetro”, è una malattia genetica rara che colpisce principalmente le ossa, rendendole fragili e soggette a fratture.

Questa condizione è causata da difetti nella produzione di collagene di tipo I, una proteina fondamentale per la struttura e la resistenza del tessuto osseo.

Epidemiologia

L’OI colpisce circa 1 persona ogni 10.000-20.000 nati vivi, senza distinzioni significative tra sesso o etnia.

Eziologia e Genetica

L’OI è causata da mutazioni in geni che codificano per il collagene di tipo I, principalmente i geni COL1A1 e COL1A2. Queste mutazioni possono essere ereditate da uno o entrambi i genitori (trasmissione autosomica dominante) o insorgere spontaneamente (mutazione de novo).

Esistono diverse tipologie di OI, classificate in base alla gravità e alle caratteristiche cliniche. Le forme più comuni sono:

    • OI di tipo I: la forma più lieve, caratterizzata da fragilità ossea moderata, sclere blu e possibile perdita dell’udito.
    • OI di tipo II: la forma più grave, spesso letale in epoca perinatale, con gravi deformità scheletriche e fragilità ossea estrema.
    • OI di tipo III: caratterizzata da grave fragilità ossea, bassa statura, deformità scheletriche progressive e sclere blu.
    • OI di tipo IV: presenta una gravità intermedia tra il tipo I e il tipo III, con fragilità ossea moderata, deformità scheletriche variabili e sclere normali o grigie.

Oltre a queste, esistono altre tipologie di OI più rare, con caratteristiche cliniche specifiche.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche dell’OI variano a seconda del tipo e della gravità della malattia. Le caratteristiche più comuni includono:

    • Fragilità ossea: fratture ricorrenti, spesso a seguito di traumi minimi o addirittura spontaneamente.
    • Deformità scheletriche: scoliosi, cifosi, deformità degli arti, petto carenato.
    • Bassa statura: ritardo nella crescita e statura inferiore alla media.
    • Sclere blu: colorazione bluastra della parte bianca degli occhi, dovuta alla trasparenza della sclera che lascia intravedere i vasi sanguigni sottostanti.
    • Dentinogenesi imperfetta: alterazione dello sviluppo dei denti, con denti fragili, traslucidi e soggetti a carie.
    • Perdita dell’udito: dovuta a problemi a carico degli ossicini dell’orecchio medio.
    • Iperlassità legamentosa: articolazioni eccessivamente flessibili.
    • Fragilità cutanea: pelle sottile e fragile.

Diagnosi

La diagnosi di OI si basa su:

    • Anamnesi familiare e storia clinica: presenza di fratture ricorrenti, deformità scheletriche e altri segni clinici caratteristici.
    • Esame obiettivo: valutazione della presenza di sclere blu, deformità scheletriche, iperlassità legamentosa.
    • Esami radiologici: radiografie per evidenziare fratture, deformità ossee e alterazioni della densità minerale ossea.
    • Test genetici: analisi del DNA per identificare mutazioni nei geni COL1A1 e COL1A2.
    • Biopsia ossea: in alcuni casi, per analizzare la struttura del tessuto osseo.

Prognosi

La prognosi dell’OI varia a seconda del tipo e della gravità della malattia. Le forme più lievi, come l’OI di tipo I, consentono una vita quasi normale, con un’aspettativa di vita simile a quella della popolazione generale. Le forme più gravi, come l’OI di tipo II, possono essere letali in epoca perinatale o portare a gravi disabilità.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

ASL 3 – Ospedale La Colletta

Arenzano (GE)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

AULSS 7 Pedemontana

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

ASSL Cagliari – Ospedale Binaghi

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliera G. Brotzu

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari

Cagliari (CA)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

ASST Ovest Milanese – Ospedale di Magenta

Magenta (MI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Ospedale S. Paolo di Milano -ASST SS. Paolo e Carlo

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano

Rozzano (MI)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Sassari

Sassari (SS)

ASL 2 – Ospedale San Paolo

Savona (SV)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

AULSS 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso – Ca’ Foncello

Treviso (TV)

Pia Fondazione di Culto e Religione “Cardinale Giovanni Panico” – Azienda Ospedaliera

Tricase (LE)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

AULLS9 Scaligera- Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

Esistono farmaci e altri trattamenti per l’osteogenesi imperfetta (OI), anche se al momento non esiste una cura definitiva. L’obiettivo principale è quello di migliorare la qualità della vita dei pazienti, riducendo il rischio di fratture e migliorando la funzionalità.

Farmaci:

    • Bifosfonati: sono i farmaci più utilizzati per l’OI. Agiscono rallentando l’attività delle cellule che degradano l’osso (osteoclasti), aumentando così la densità minerale ossea. Il neridronato è l’unico bifosfonato attualmente approvato in Italia per il trattamento dell’OI nei bambini dai 6 anni in su.
    • Terapia ormonale: in alcuni casi, può essere utilizzata la terapia con ormone della crescita per stimolare la crescita ossea nei bambini con OI.
    • Altri farmaci: sono in fase di studio altri farmaci, come il setrusumab, che agisce stimolando la formazione di nuovo osso.

Altri trattamenti:

    • Fisioterapia: esercizi specifici possono aiutare a migliorare la forza muscolare, la flessibilità e l’equilibrio, riducendo il rischio di cadute e fratture.
    • Chirurgia: in alcuni casi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere deformità ossee o per inserire barre metalliche all’interno delle ossa per fornire supporto e prevenire fratture.
    • Supporto psicologico: la diagnosi di OI può avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie. Il supporto psicologico può aiutare ad affrontare le sfide emotive e sociali associate alla malattia.
    • Sostegno nutrizionale: una dieta equilibrata e ricca di calcio e vitamina D è importante per la salute delle ossa.