DISTROFIE MIOTONICHE

MALATTIE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE E PERIFERICO

NOTE INFORMATIVE
  

Le distrofie miotoniche (DM) sono un gruppo di malattie genetiche rare che colpiscono principalmente i muscoli scheletrici, causando debolezza muscolare, miotonia (difficoltà a rilassare i muscoli dopo la contrazione) e altri sintomi sistemici.

Esistono due tipi principali di DM:

  • Distrofia Miotonica di tipo 1 (DM1), anche nota come malattia di Steinert, è la forma più comune e colpisce sia i bambini che gli adulti.
  • Distrofia Miotonica di tipo 2 (DM2), o miopatia miotonica prossimale, è generalmente meno grave della DM1 e si manifesta più spesso nell’età adulta.

Epidemiologia

La DM1 è la forma più comune di distrofia muscolare negli adulti, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 8.000 persone a livello mondiale. La DM2 è meno comune, con una prevalenza stimata di 1 caso ogni 20.000 persone. Entrambe le forme di DM colpiscono uomini e donne in egual misura.

Eziologia e Genetica

Le DM sono causate da mutazioni genetiche che portano all’espansione di specifiche sequenze di DNA ripetute all’interno di determinati geni.

  • DM1: è causata da un’espansione della tripletta CTG nel gene DMPK sul cromosoma 19. Il numero di ripetizioni CTG determina la gravità della malattia: un numero maggiore di ripetizioni è associato a un esordio più precoce e a sintomi più gravi.
  • DM2: è causata da un’espansione della tripletta CCTG nel gene CNBP sul cromosoma 3.

Entrambe le forme di DM sono ereditate con un pattern autosomico dominante, il che significa che un individuo affetto ha una probabilità del 50% di trasmettere la mutazione ai propri figli.

Manifestazioni Cliniche

Le manifestazioni cliniche delle DM sono molto variabili e dipendono dal tipo di DM, dall’età di esordio e dalla gravità della mutazione genetica.

Sintomi comuni in entrambe le forme:

  • Miotonia: difficoltà a rilassare i muscoli dopo la contrazione, che può manifestarsi come rigidità, crampi o difficoltà a rilasciare la presa degli oggetti.
  • Debolezza muscolare: può colpire diversi gruppi muscolari, inclusi i muscoli del viso, del collo, delle braccia, delle gambe e del cuore.
  • Cataratta: opacizzazione del cristallino dell’occhio, che può causare visione offuscata.
  • Disturbi cardiaci: aritmie, cardiomiopatia.
  • Disturbi endocrini: diabete, ipogonadismo.
  • Disturbi gastrointestinali: disfagia, stipsi, diarrea.
  • Disturbi del sonno: apnea notturna, sonnolenza diurna.
  • Disturbi cognitivi: difficoltà di apprendimento, deficit di attenzione.

Sintomi specifici della DM1:

  • Calvizie frontale: perdita di capelli nella parte anteriore della testa.
  • Ptosi palpebrale: abbassamento delle palpebre.
  • Atrofia dei muscoli facciali: può causare un aspetto “scavato” del viso.
  • Debolezza dei muscoli respiratori: può portare a insufficienza respiratoria.

Sintomi specifici della DM2:

  • Dolore muscolare: spesso presente, soprattutto dopo l’esercizio fisico.
  • Debolezza dei muscoli prossimali: colpisce principalmente i muscoli delle spalle, delle anche e delle cosce.

Diagnosi

La diagnosi di DM si basa sulla valutazione clinica, sull’anamnesi familiare e su test genetici.

  • Esame obiettivo neurologico: valuta la forza muscolare, i riflessi e la presenza di miotonia.
  • Elettromiografia (EMG): registra l’attività elettrica dei muscoli e può evidenziare la presenza di miotonia.
  • Test genetici: confermano la diagnosi identificando l’espansione della tripletta CTG o CCTG nel gene responsabile.

Prognosi

Non esiste una cura per le DM, ma i trattamenti sintomatici possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità di vita. La prognosi varia a seconda del tipo di DM, dell’età di esordio e della gravità dei sintomi.

  • DM1: può avere un decorso variabile, da lieve a grave. Le forme più gravi possono portare a disabilità significativa e a una riduzione dell’aspettativa di vita.
  • DM2: generalmente ha un decorso più benigno rispetto alla DM1, con una progressione più lenta dei sintomi e una minore compromissione della qualità di vita.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Ospedale Generale Regionale “ F. Miulli ” – Acquaviva delle Fonti

Acquaviva delle Fonti (BA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Ospedale Civile “Lorenzo Bonomo” – Andria

Andria (BT)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Arezzo

Arezzo (AR)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

AULSS 1 Dolomiti

Belluno (BL)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Aziende AUSL di Bologna

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

IRCCS Eugenio Medea – Associazione La Nostra Famiglia – Polo di Bosisio Parini (LC)

Bosisio Parini (LC)

Centro Clinico NeMO – Fondazione Serena ONLUS di Brescia

Brescia (BS)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

I.R.C.C.S. “Eugenio Medea” – Brindisi

Brindisi (BR)

Presidio Ospedaliero “Di Summa – Perrino” – Brindisi

Brindisi (BR)

Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano”

Caserta (CE)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Polo Regionale IRCCS “E. Medea” – Conegliano

Conegliano (TV)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 Empoli

Empoli (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara – “Arcispedale S.Anna”

Ferrara (FE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 11 – Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Ospedali Riuniti” – Foggia

Foggia (FG)

Ente Ospedaliero Ospedali Galliera

Genova (GE)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

ASS2 “Bassa Friulana-Isontina” – Ospedale di Gorizia

Gorizia (GO)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 1 – Ospedale di Imperia

Imperia (IM)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASL Latina

Latina (LT)

Azienda Usl Toscana nord ovest – USL 6 Livorno

Livorno (LI)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Casa di Cura del Policlinico di Milano

Milano (MI)

Centro Clinico Nemo – Fondazione Serena Onlus di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano

Milano (MI)

IRCCS Istituto Auxologico Italiano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

AUSL Modena – Ospedale S.Agostino Estense di Baggiovara

Modena (MO)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Specialistica “Dei Colli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

U.L.S.S. 6 – Euganea

Padova (PD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

IRCCS Istituto Neurologico Nazionale a Carattere Scientifico “Fondazione Mondino” di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

USL UMBRIA 1

Perugia (PG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Cisanello

Pisa (PI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

Azienda Usl Toscana nord ovest – Versilia e Lucca

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 3 Pistoia

Pistoia (PT)

ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone

Pordenone (PN)

Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza

Potenza (PZ)

IRCCS NEUROMED – Istituto Neurologico Mediterraneo

Pozzilli (IS)

Azienda USL Toscana Centro – Azienda USL 4 Prato

Prato (PO)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

ASL RM 1 – Azienda Ospedaliero – Universitaria Sant’Andrea

Roma (RM)

ASL RM 1 – Ospedale San Filippo Neri

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

Policlinico Tor Vergata

Roma (RM)

Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona”

Salerno (SA)

IRCCS Policlinico San Donato

San Donato Milanese (MI)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

ASL 4 – Presidio Ospedaliero “G. Mazzini”

Teramo (TE)

Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni

Terni (TR)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina

Trieste (TS)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

U.L.S.S. 3 Serenissima – I.R.C.C.S. Fondazione Ospedale San Camillo – Venezia Lido

Venezia (VE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

ASL Viterbo – Ospedale di Belcolle

Viterbo (VT)

Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per le distrofie miotoniche, anche se al momento non esiste una cura definitiva. L’obiettivo principale è gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Farmaci:

  • Mexiletina: È un farmaco antiaritmico che può aiutare a ridurre la miotonia (rigidità muscolare), uno dei sintomi più comuni della distrofia miotonica.
  • Lamotrigina: Un altro farmaco antiepilettico che può essere efficace nel trattamento della miotonia.
  • Carbamazepina e Fenitoina: Anche questi farmaci antiepilettici possono essere utilizzati per controllare la miotonia, ma sono meno comunemente prescritti rispetto a mexiletina e lamotrigina.

Altri trattamenti:

  • Fisioterapia: Esercizi regolari e stretching possono aiutare a mantenere la forza muscolare, la flessibilità e la mobilità articolare.
  • Logopedia: Può essere utile per migliorare i problemi di linguaggio e di deglutizione.
  • Supporto respiratorio: In alcuni casi, può essere necessario utilizzare dispositivi di assistenza respiratoria, come la ventilazione non invasiva, per aiutare la respirazione.
  • Gestione cardiaca: Il monitoraggio cardiaco regolare e i farmaci possono essere necessari per gestire le complicazioni cardiache associate alla distrofia miotonica.
  • Supporto psicologico: La consulenza e il supporto psicologico possono aiutare i pazienti e le loro famiglie a gestire l’impatto emotivo e sociale della malattia.

Sperimentazioni cliniche:

Sono in corso diverse sperimentazioni cliniche per valutare nuovi farmaci e terapie per le distrofie miotoniche. Alcuni di questi approcci includono:

  • Terapia genica: Mira a correggere il difetto genetico che causa la malattia.
  • Oligonucleotidi antisenso: Sono molecole che possono bloccare la produzione della proteina tossica che contribuisce alla distrofia miotonica.
  • Piccole molecole: Sono farmaci che possono agire su diversi bersagli molecolari per migliorare i sintomi della malattia.