NOTE INFORMATIVE SU QUESTA MALATTIA
Le distrofie ereditarie della coroide sono un gruppo eterogeneo di malattie genetiche rare che colpiscono la coroide, lo strato vascolare dell’occhio situato tra la retina e la sclera.
Queste patologie causano la degenerazione progressiva dei tessuti oculari, compromettendo la funzione visiva.
Epidemiologia
La prevalenza esatta delle distrofie ereditarie della coroide è sconosciuta a causa della loro rarità e della variabilità clinica. Tuttavia, si stima che alcune forme, come la coroideremia, colpiscano circa 1 persona su 50.000.
Eziologia e Genetica
Le distrofie ereditarie della coroide sono causate da mutazioni in geni specifici che codificano per proteine essenziali per la struttura e la funzione della coroide e dell’epitelio pigmentato retinico (RPE). La trasmissione ereditaria può essere:
- Autosomica recessiva: entrambi i genitori sono portatori sani della mutazione e la probabilità di avere un figlio affetto è del 25%.
- Autosomica dominante: un solo genitore è affetto e la probabilità di trasmissione ai figli è del 50%.
- Legata al cromosoma X: la mutazione è presente sul cromosoma X. Le femmine sono generalmente portatrici sane, mentre i maschi manifestano la malattia.
Manifestazioni Cliniche
I sintomi variano a seconda del tipo di distrofia e dello stadio della malattia. Le manifestazioni più comuni includono:
- Emeralopia (cecità notturna): difficoltà a vedere in condizioni di scarsa illuminazione.
- Riduzione del campo visivo: restringimento progressivo della visione periferica.
- Scotomi: aree di visione offuscata o assente.
- Perdita della visione centrale: calo dell’acuità visiva che si manifesta nelle fasi avanzate della malattia.
- Alterazioni del fondo oculare: visibili all’esame del fondo oculare, come atrofia della coroide, depositi di pigmento e alterazioni dell’RPE.
Diagnosi
La diagnosi si basa su:
- Esame del fondo oculare: permette di visualizzare le alterazioni caratteristiche della coroide e della retina.
- Fluorangiografia: tecnica di imaging che utilizza un colorante fluorescente per evidenziare i vasi sanguigni della coroide e della retina.
- Tomografia a coerenza ottica (OCT): fornisce immagini dettagliate delle strutture oculari, consentendo di valutare lo spessore e l’integrità della retina e della coroide.
- Elettroretinogramma (ERG): misura l’attività elettrica della retina in risposta a stimoli luminosi.
- Test genetici: confermano la diagnosi e identificano la mutazione specifica responsabile della malattia.
Prognosi
La prognosi varia in base al tipo di distrofia e alla gravità della malattia. In generale, le distrofie ereditarie della coroide sono progressive e possono portare a una significativa perdita della vista. Attualmente non esiste una cura definitiva, ma sono in fase di studio terapie geniche e farmacologiche che potrebbero rallentare la progressione della malattia o ripristinare la funzione visiva.
CENTRI DI DIAGNOSI E CURA PER QUESTA MALATTIA
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NOME PRESIDIO |
CITTÁ |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona |
Ancona (AN) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Aosta (AO) |
Azienda Ospedaliera S.G. Moscati |
Avellino (AV) |
Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari |
Bari (BA) |
Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo |
Benevento (BN) |
Aziende AUSL di Bologna |
Bologna (BO) |
Ospedale Centrale di Bolzano |
Bolzano (BZ) |
Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia |
Brescia (BS) |
Azienda Ospedaliera G. Brotzu |
Cagliari (CA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari |
Cagliari (CA) |
A.S.Re.M – Policlinico Ospedaliero ” A.Cardarelli” |
Campobasso (CB) |
Azienda Ospedaliera di Caserta “Sant’Anna e San Sebastiano” |
Caserta (CE) |
Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco” |
Catania (CT) |
Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto |
Catanzaro (CZ) |
ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata |
Chieti (CH) |
U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Presidio Ospedaliero De Gironcoli |
Conegliano (TV) |
Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA” |
Cosenza (CS) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze |
Firenze (FI) |
Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino” |
Messina (ME) |
Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano |
Milano (MI) |
IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano |
Milano (MI) |
Ospedale L. Sacco di Milano – ASST Fatebenefratelli-Sacco |
Milano (MI) |
ASST Monza – Ospedale San Gerardo |
Monza (MB) |
AOU Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon” |
Napoli (NA) |
Azienda Ospedale Università di Padova |
Padova (PD) |
U.L.S.S. 6 – Euganea |
Padova (PD) |
Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello |
Palermo (PA) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore |
Parma (PR) |
Azienda Ospedaliera di Perugia |
Perugia (PG) |
ASS 5 – Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” – Presidio Ospedaliero di Pordenone |
Pordenone (PN) |
Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza |
Potenza (PZ) |
Azienda Sanitaria Locale di Potenza (ASP) |
Potenza (PZ) |
Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I” |
Roma (RM) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Siena |
Siena (SI) |
Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni |
Terni (TR) |
Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta |
Torino (TO) |
Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento |
Trento (TN) |
U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso |
Treviso (TV) |
Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina |
Trieste (TS) |
IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo |
Trieste (TS) |
Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia” |
Udine (UD) |
Azienda U.L.S.S. 3 Serenissima -Mestre |
Venezia (VE) |
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona |
Verona (VR) |
U.L.S.S. 9 Scaligera – Ospedale Polo Riabilitativo Provinciale |
Verona (VR) |
FARMACI SPECIFICI PER QUESTA MALATTIA
Esistono farmaci specifici e altri trattamenti per alcune distrofie ereditarie della coroide. Tuttavia, la disponibilità e l’efficacia dipendono dal tipo specifico di distrofia.
Farmaci specifici:
- Voretigene neparvovec (Luxturna): Questo è il primo farmaco approvato per il trattamento di una distrofia ereditaria della coroide, specificamente per la distrofia retinica ereditaria causata da mutazioni bialleliche nel gene RPE65. È una terapia genica che fornisce una copia funzionale del gene RPE65 alle cellule della retina, migliorando la vista nei pazienti.
Altri trattamenti:
- Terapia genica: Oltre a Luxturna, sono in fase di sviluppo diverse terapie geniche per altre distrofie ereditarie della coroide. Queste terapie mirano a correggere il difetto genetico alla base della malattia.
- Terapia cellulare: La terapia cellulare prevede il trapianto di cellule sane nella retina per sostituire quelle danneggiate dalla malattia. Questa è un’area di ricerca promettente, ma sono ancora necessari ulteriori studi.
- Impianti retinici: Gli impianti retinici sono dispositivi elettronici che stimolano le cellule nervose rimanenti nella retina, inviando segnali visivi al cervello. Possono aiutare a ripristinare una visione parziale nei pazienti con grave perdita della vista.
- Aiuti visivi a bassa visione: Questi ausili, come lenti di ingrandimento, telescopi e software di lettura dello schermo, possono aiutare i pazienti con distrofie ereditarie della coroide a sfruttare al meglio la loro visione residua.
- Consulenza genetica: La consulenza genetica può aiutare i pazienti e le loro famiglie a comprendere la malattia, il rischio di trasmissione e le opzioni di trattamento disponibili.