DISPLASIA EPIFISARIA EMIMELICA

MALFORMAZIONI CONGENITE, CROMOSOMOPATIE E SINDROMI GENETICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La displasia epifisaria emimelica (DEH), nota anche come malattia di Trevor, è una rara malattia ossea caratterizzata da una crescita eccessiva benigna di cartilagine e osso su uno o più lati di un’epifisi (l’estremità di un osso lungo).

Questa crescita anomala crea escrescenze ossee che possono causare deformità, dolore e limitazione funzionale nelle articolazioni colpite.

Epidemiologia

  • La DEH è una condizione molto rara, con una prevalenza stimata di circa 1 caso ogni 1 milione di persone.
  • Colpisce prevalentemente i maschi, con un rapporto maschi:femmine di 3:1.
  • La DEH viene generalmente diagnosticata durante l’infanzia, con la maggior parte dei casi che si manifestano tra i 5 e i 15 anni.

Eziologia e Genetica

  • La causa esatta della DEH è sconosciuta.
  • Non sembra essere ereditaria, e la maggior parte dei casi sono sporadici.
  • Alcuni studi hanno suggerito un possibile ruolo di mutazioni somatiche in geni coinvolti nella regolazione della crescita ossea, ma ulteriori ricerche sono necessarie per confermare questa ipotesi.

Manifestazioni Cliniche

  • La DEH colpisce più comunemente le ossa lunghe degli arti inferiori, in particolare il ginocchio (distale del femore e prossimale della tibia) e la caviglia (talo).
  • Le lesioni sono generalmente unilaterali (colpiscono un solo lato del corpo) e asimmetriche.
  • Il sintomo più comune è una tumefazione dura e non dolente intorno all’articolazione colpita.
  • Altri sintomi possono includere:
    • Deformità articolare
    • Limitazione del movimento
    • Dolore, soprattutto durante l’attività fisica
    • Dismetria degli arti (differenza di lunghezza tra gli arti)

Diagnosi

  • La diagnosi di DEH si basa su una combinazione di:
    • Esame fisico
    • Radiografie: mostrano le caratteristiche escrescenze ossee sulle epifisi
    • Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM): possono fornire immagini più dettagliate delle lesioni e delle strutture circostanti

Diagnosi Differenziale

È importante distinguere la DEH da altre condizioni che possono causare escrescenze ossee, come:

  • Osteocondroma: un tumore osseo benigno più comune
  • Esostosi multiple: una condizione ereditaria caratterizzata da multiple escrescenze ossee

Prognosi

  • La prognosi della DEH è generalmente buona.
  • La crescita delle lesioni di solito si arresta con la maturità scheletrica.
  • La maggior parte dei pazienti può condurre una vita normale, anche se alcuni possono avere limitazioni funzionali o dolore residuo.

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NOME PRESIDIO

CITTÁ

Azienda Ospedaliero – Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Ancona (AN)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Aosta (AO)

Azienda Ospedaliera S.G. Moscati

Avellino (AV)

Istituto Ortopedico Rizzoli – Sicilia

Bagheria (PA)

Azienda Ospedaliero – Universitaria Consorziale Policlinico di Bari

Bari (BA)

U.L.S.S. 7 Pedemontana – Ospedale di Bassano del Grappa

Bassano del Grappa (VI)

Azienda Ospedaliera Gaetano Rummo

Benevento (BN)

Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico – S.Orsola Malpighi di Bologna

Bologna (BO)

Istituto Ortopedico Rizzoli

Bologna (BO)

Ospedale Centrale di Bolzano

Bolzano (BZ)

Spedali Civili di Brescia – Ospedale dei Bambini – ASST Spedali Civili, Brescia

Brescia (BS)

Azienda Ospedaliero Universitaria “G. Rodolico – San Marco”

Catania (CT)

Azienda Ospedaliero Universitaria Catanzaro- Policlinico Germaneto

Catanzaro (CZ)

ASL 2 Chieti – Ospedale Policlinico SS. Annunziata

Chieti (CH)

Azienda Ospedaliera di Cosenza – Presidio Ospedaliero “ANNUNZIATA”

Cosenza (CS)

Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi Firenze

Firenze (FI)

Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer

Firenze (FI)

Istituto Giannina Gaslini – Ospedale Pediatrico IRCCS

Genova (GE)

Ospedale Policlinico San Martino – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Genova (GE)

Azienda Usl Toscana Sud-Est – USL 9 Grosseto

Grosseto (GR)

ASL 5 – Presidio Ospedaliero del Levante Ligure – “Ospedale S.Andrea”

La Spezia (SP)

ASST Lecco – Presidio Ospedaliero “Alessandro Manzoni”

Lecco (LC)

Azienda ospedaliera Universitaria Policlinico “G. Martino”

Messina (ME)

Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano

Milano (MI)

IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Milano (MI)

Polo Ortotraumatologico e Reumatologico (ex G. Pini)

Milano (MI)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena

Modena (MO)

ASST Monza – Ospedale San Gerardo

Monza (MB)

AOU  Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera Universitaria “Federico II”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “A. Cardarelli”

Napoli (NA)

Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Santobono – Pausilipon”

Napoli (NA)

Azienda Ospedale Università di Padova

Padova (PD)

ARNAS Civico – Di Cristina Benfratelli

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Paolo Giaccone

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliera- Ospedali riuniti Villa Sofia- Cervello

Palermo (PA)

Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ospedale Maggiore

Parma (PR)

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia

Pavia (PV)

Azienda Ospedaliera di Perugia

Perugia (PG)

ASL 3 – Ospedale Civile Spirito Santo

Pescara (PE)

Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa – Ospedale Santa Chiara Pisa

Pisa (PI)

IRCCS Stella Maris Pisa

Pisa (PI)

Grande Ospedale Metropolitano – Ospedali Riuniti di Reggio Calabria

Reggio di Calabria (RC)

Azienda AUSL Reggio Emilia – “Arcispedale S. Maria Nuova”

Reggio nell’Emilia (RE)

Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini

Roma (RM)

Azienda Ospedaliero-Universitaria “Policlinico Umberto I”

Roma (RM)

Fondazione Policlinico Universitario A.Gemelli – Università del Sacro Cuore

Roma (RM)

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS

Roma (RM)

ASST Lariana – Ospedale Sant’Anna

San Fermo della Battaglia (CO)

I.R.C.C.S. “Casa Sollievo della Sofferenza” – San Giovanni Rotondo

San Giovanni Rotondo (FG)

Azienda Ospedaliera Universitaria Siena

Siena (SI)

Centro Interregionale delle Malattie Rare del Piemonte e della Valle d’Aosta

Torino (TO)

Presidio Ospedaliero “Santa Chiara” – Trento

Trento (TN)

U.L.S.S. 2 Marca Trevigiana – Polo Ospedaliero di Treviso

Treviso (TV)

IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo

Trieste (TS)

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS

Troina (EN)

Presidio Ospedaliero Universitario “Santa Maria della Misericordia”

Udine (UD)

Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona

Verona (VR)

U.L.S.S. 8 Berica – Ospedale San Bortolo di Vicenza

Vicenza (VI)

Al momento, non esistono farmaci specifici per la displasia epifisaria emimelica (DEH). Il trattamento principale per la DEH è chirurgico e si concentra sulla correzione delle deformità ossee, sul miglioramento della funzionalità articolare e sulla riduzione del dolore.

Tuttavia, l’approccio è individualizzato e dipende dalla gravità dei sintomi e dall’età del paziente.

Ecco alcuni dei trattamenti chirurgici più comuni:

  • Asportazione della lesione: rimozione chirurgica della cartilagine anomala.
  • Osteotomia: correzione chirurgica dell’allineamento osseo.
  • Artrodesi: fusione chirurgica dell’articolazione per stabilizzarla.
  • Epiofisiodesi: intervento chirurgico per rallentare o arrestare la crescita di un osso.

Oltre all’intervento chirurgico, altri trattamenti possono includere:

  • Fisioterapia: per migliorare la forza muscolare, la flessibilità e la gamma di movimento.
  • Tutori: per supportare l’articolazione e ridurre il dolore.
  • Farmaci antidolorifici: per alleviare il dolore e l’infiammazione.