Il dolore toracico è un disturbo che può avere diverse cause e diversi gradi di intensità.
Se si avverte un dolore forte e improvviso al petto, è importante chiamare subito un’ambulanza, soprattutto se si manifestano sintomi come sensazione di peso sull’addome, dolore che dura oltre 15 minuti, estensione del dolore ad altre parti del corpo o presenza di altri disturbi come affanno, nausea o sudorazione. Inoltre, chi è a rischio di malattie coronariche (ad esempio, fumatori, obesi, ipertesi, diabetici o con alti livelli di colesterolo) deve prestare particolare attenzione.
Come si manifesta?
Il dolore toracico può manifestarsi in vari modi, a seconda della causa sottostante. Ecco alcuni dei sintomi comuni associati al dolore al petto:
- Dolore o oppressione: Spesso descritto come una sensazione di peso, pressione o bruciore nel petto. Può irradiarsi verso il braccio sinistro, la spalla, la mandibola o la schiena.
- Dolore improvviso e intenso: Se si avverte un dolore acuto e insopportabile al petto, potrebbe essere un segnale di emergenza, come un infarto.
- Dolore che peggiora con l’attività fisica: Ad esempio, durante l’esercizio o quando si cammina su per le scale.
- Dolore che migliora con il riposo: Ad esempio, l’angina può causare dolore durante l’attività fisica, ma tende a diminuire quando ci si ferma.
- Dolore associato ad altri sintomi: Affanno, sudorazione e nausea possono accompagnare il dolore toracico.
Quali sono le cause?
Il dolore toracico può avere diverse origini, e alcune di esse richiedono attenzione immediata. Ecco alcune delle possibili cause:
- Problemi cardiaci:
- Infarto: Blocco improvviso del flusso di sangue in una parte del cuore, con dolore persistente e spesso accompagnato da sudorazione e vomito.
- Angina: Riduzione del flusso di sangue al cuore, con dolore che migliora dopo il riposo.
- Miocardite: Infiammazione del muscolo cardiaco, con sintomi simili a quelli di un infarto.
- Aneurisma aortico e dissezione aortica: Condizioni gravi che coinvolgono l’aorta.
- Altre cause:
- Reflusso gastroesofageo: Acidi dallo stomaco risalgono nell’esofago, causando bruciore e cattivo sapore in bocca.
- Stiramento muscolare della gabbia toracica: Può essere doloroso e si attenua con il riposo.
- Costocondrite: Infiammazione della cartilagine che collega le costole allo sterno, causando dolore e indolenzimento alle costole.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi del dolore toracico richiede un’approfondita valutazione clinica e talvolta l’utilizzo di test diagnostici. Ecco alcuni passaggi comuni per determinare la causa del dolore al petto:
- Anamnesi e colloquio con il paziente:
- Il medico raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, compresi sintomi, fattori di rischio e eventuali condizioni preesistenti.
- Domande specifiche riguardano la natura del dolore (intensità, localizzazione, irradiazione), fattori scatenanti, durata e sintomi associati.
- Esame fisico:
- Il medico esegue un esame fisico completo, concentrandosi sul torace, il sistema cardiovascolare e altri organi correlati.
- Si cercano segni di infiammazione, anomalie cardiache, tensione muscolare o sensibilità.
- Elettrocardiogramma (ECG):
- L’ECG registra l’attività elettrica del cuore. È utile per identificare anomalie cardiache come l’infarto o l’angina.
- Esami del sangue:
- I test cardiaci, come la troponina, possono rilevare danni al muscolo cardiaco.
- Altri esami del sangue possono aiutare a escludere altre cause, come l’anemia o l’infiammazione.
- Radiografia del torace:
- L’immagine radiografica può rivelare anomalie polmonari, costole fratturate o altre condizioni.
- Ecocardiogramma:
- Questo esame utilizza ultrasuoni per visualizzare il cuore e le sue strutture. È utile per valutare la funzione cardiaca.
- Angiografia coronarica:
- Un catetere viene inserito nell’arteria coronaria per valutare eventuali ostruzioni o stenosi.
- Endoscopia esofagea:
- Se si sospetta il reflusso gastroesofageo, l’endoscopia può esaminare l’esofago e lo stomaco.
- Altri test specifici:
- A seconda dei sintomi e dei fattori di rischio, possono essere eseguiti altri test, come la scintigrafia miocardica o la tomografia computerizzata.
Quali sono le terapie?
Le terapie per il dolore toracico dipendono dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Ecco alcune opzioni di trattamento:
- Angina e infarto:
- Nitroglicerina: Viene utilizzata per alleviare l’angina, dilatando i vasi sanguigni e aumentando il flusso di sangue al cuore.
- Farmaci antiaggreganti piastrinici: Riducono il rischio di coaguli sanguigni.
- Intervento coronarico: In caso di ostruzione delle arterie coronarie, può essere necessario un intervento chirurgico o una procedura di angioplastica.
- Reflusso gastroesofageo:
- Farmaci antacidi: Aiutano a ridurre l’acidità nello stomaco.
- Inibitori di pompa protonica (PPI): Riducono la produzione di acido gastrico.
- Cambiamenti nello stile di vita: Evitare pasti pesanti, alcol, caffè e tabacco.
- Stiramento muscolare della gabbia toracica:
- Riposo e ghiaccio: Riducono l’infiammazione e il dolore.
- Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): Possono aiutare a ridurre l’infiammazione.
- Costocondrite:
- Farmaci antinfiammatori: Riducono l’infiammazione della cartilagine.
- Fisioterapia: Per migliorare la flessibilità e ridurre il dolore.
- Altre misure generali:
- Monitoraggio e gestione del fattore di rischio: Ad esempio, smettere di fumare, controllare la pressione sanguigna e gestire il diabete.
- Stile di vita sano: Alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e riduzione dello stress.