L’alopecia androgenetica, conosciuta anche come calvizie comune, è una condizione progressiva che causa la perdita di capelli in uomini e donne.
È la forma più comune di perdita di capelli e colpisce circa il 50% degli uomini e il 25% delle donne in età adulta.
Come si manifesta?
Sintomi:
- – Recessione dell’attaccatura dei capelli: Nei maschi, l’alopecia androgenetica tipicamente inizia con una recessione dell’attaccatura dei capelli alle tempie e sulla fronte, formando una “M” o una “V”. Nelle donne, il diradamento è più diffuso sulla parte superiore della testa, mantenendo generalmente l’attaccatura dei capelli.
- – Diradamento dei capelli: I capelli diventano più sottili e fragili, con una diminuzione graduale della loro densità. Nelle aree più colpite, i capelli possono miniaturizzarsi fino a scomparire completamente.
- – Perdita di capelli: La caduta dei capelli può avvenire in modo graduale e costante oppure a periodi più intensi. Può essere più evidente durante il lavaggio, la spazzolatura o lo styling dei capelli.
Le manifestazioni dell’alopecia androgenetica variano in base a diversi fattori:
- – Sesso: Negli uomini, la calvizie tende a seguire un pattern più definito, con la classica recessione dell’attaccatura dei capelli e il diradamento sulla parte superiore del capo. Nelle donne, il diradamento è generalmente più diffuso e meno prevedibile, spesso mantenendo l’attaccatura dei capelli.
- – Genetica: La predisposizione all’alopecia androgenetica è in gran parte determinata dai geni ereditati da entrambi i genitori. Se uno o entrambi i genitori hanno sofferto di calvizie, è più probabile che anche il figlio ne sia colpito.
- – Età: L’alopecia androgenetica può manifestarsi a qualsiasi età, ma in genere inizia durante l’adolescenza o l’età adulta. La progressione e la gravità della calvizie possono variare da persona a persona.
- – Ormoni: Gli ormoni androgeni, in particolare il DHT, svolgono un ruolo chiave nello sviluppo dell’alopecia androgenetica. Se i follicoli piliferi sono sensibili a questi ormoni, possono subire una miniaturizzazione e una caduta prematura.
- – Altri fattori: Alcune condizioni mediche, come la sindrome dell’ovaio policistico nelle donne, possono influenzare i livelli ormonali e aumentare il rischio di alopecia androgenetica. Anche lo stress, l’assunzione di alcuni farmaci e carenze nutrizionali possono giocare un ruolo.
Quali sono le cause?
La sua comparsa è dovuta a una combinazione di fattori genetici e ormonali.
Fattori genetici:
- – La predisposizione all’alopecia androgenetica è ereditaria. Se uno o entrambi i genitori soffrono di calvizie, è più probabile che anche il figlio ne sia affetto.
- – Specifici geni influenzano la sensibilità dei follicoli piliferi agli ormoni androgeni.
Fattori ormonali:
- – Un ruolo chiave è svolto dagli ormoni androgeni, in particolare il diidrotestosterone (DHT). Il DHT deriva dal testosterone e si lega a specifici recettori presenti nei follicoli piliferi. Nei soggetti predisposti, il DHT miniaturizza i follicoli piliferi, accorciando la fase di crescita del capello e indebolendolo progressivamente fino alla sua caduta.
- – Le donne, pur avendo livelli di testosterone più bassi rispetto agli uomini, possono comunque essere sensibili al DHT in caso di squilibri ormonali, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) o la menopausa.
Oltre ai fattori genetici e ormonali, altri fattori possono influenzare l’insorgenza e la gravità dell’alopecia androgenetica, tra cui:
- – Stress: Lo stress può accelerare la caduta dei capelli.
- – Dieta: Una dieta carente di nutrienti essenziali per la salute dei capelli può contribuire all’alopecia androgenetica.
- – Alcune condizioni mediche: Alcune malattie croniche, come il diabete o l’ipotiroidismo, possono essere associate all’alopecia androgenetica.
- – Assunzione di alcuni farmaci: L’assunzione di alcuni farmaci, come chemioterapici o anticoagulanti, può causare la caduta dei capelli come effetto collaterale.
Come si fa la diagnosi?
La diagnosi dell’alopecia androgenetica (AGA) si basa su una valutazione clinica che comprende:
1. Anamnesi:
- – Il medico raccoglierà informazioni sulla tua storia familiare di perdita di capelli, sui tuoi attuali problemi di salute, sui farmaci che assumi e sulle tue abitudini di stile di vita, come lo stress e il fumo.
- – Ti verrà chiesto quando hai iniziato a notare la perdita di capelli, in quali zone della testa si verifica e se hai notato altri cambiamenti nei tuoi capelli, come assottigliamento o miniaturizzazione.
2. Esame fisico:
- – Il medico esaminerà il cuoio capelluto per valutare la gravità della caduta dei capelli, il tipo di capelli presenti e la presenza di eventuali segni di infiammazione o altre condizioni che potrebbero causare la perdita dei capelli.
- – Potrebbe essere eseguito un tricogramma, che consiste nell’esaminare alcuni capelli al microscopio per valutare la loro salute e il tasso di crescita.
3. Esami di laboratorio:
- – In alcuni casi, il medico può richiedere esami del sangue per escludere altre cause di perdita di capelli, come squilibri ormonali, carenze nutrizionali o malattie tiroidee.
In base ai risultati della valutazione clinica, il medico potrà formulare una diagnosi di AGA e raccomandare un trattamento appropriato.
Quali sono le terapie?
Mentre non esiste una cura definitiva per l’alopecia androgenetica, diverse opzioni di trattamento possono aiutare a rallentare la caduta dei capelli e, in alcuni casi, favorirne la ricrescita. Le terapie più comuni includono:
Farmaci:
- – Minoxidil: questo farmaco topico è disponibile sia per uomini che per donne. Viene applicato direttamente sul cuoio capelluto e aiuta a prolungare la fase di crescita dei capelli.
- – Finasteride: questo farmaco orale è disponibile solo per gli uomini. Aiuta a ridurre la produzione di diidrotestosterone (DHT), un ormone che contribuisce alla miniaturizzazione dei follicoli piliferi.
- – Spironolattone: questo farmaco orale è disponibile sia per uomini che per donne. Può essere utile per le donne che hanno un’eccessiva produzione di androgeni.
Terapie alternative:
- – Laser a bassa intensità: questa terapia utilizza la luce a bassa intensità per stimolare la crescita dei capelli. L’efficacia di questa terapia è ancora oggetto di dibattito.
- – Plasma ricco di piastrine (PRP): questa terapia consiste nell’iniettare nel cuoio capelluto un concentrato di piastrine prelevate dal proprio sangue. Le piastrine rilasciano fattori di crescita che possono stimolare la ricrescita dei capelli.
- – Trapianto di capelli: questa procedura chirurgica consiste nel prelevare capelli da una parte sana del cuoio capelluto e trapiantarli nelle aree diradate. Il trapianto di capelli è un’opzione definitiva per la calvizie avanzata.
È importante sottolineare che la scelta del trattamento più adatto dipende da diversi fattori, come l’età, il sesso, la gravità della caduta dei capelli e la salute generale.