SAFENECTOMIA

PROCEDURE MEDICHE

NOTE INFORMATIVE
  

La safenectomia è una procedura chirurgica che mira a rimuovere la vena safena, grande o piccola, quando questa è affetta da insufficienza venosa cronica e causa la formazione di varici.

L’obiettivo è eliminare il reflusso venoso anomalo, alleviare i sintomi e prevenire complicanze come ulcere venose e tromboflebiti.

Indicazioni
    • Varici sintomatiche: dolore, gonfiore, pesantezza, crampi, prurito, senso di affaticamento alle gambe.
    • Complicanze delle varici: ulcere venose, sanguinamento, flebiti.
    • Insufficienza venosa cronica con reflusso significativo nella safena.
    • Fallite terapie conservative: calze elastiche, farmaci.
    • Esigenze estetiche.
Controindicazioni
    • Gravi patologie cardiache o respiratorie.
    • Infezioni cutanee attive nella zona dell’intervento.
    • Trombosi venosa profonda acuta.
    • Gravi disturbi della coagulazione.
    • Obesità grave.
    • Immobilizzazione prolungata.
    • Gravidanza.
Descrizione
    • Ambiente: Sala operatoria con standard di asepsi.
    • Personale: Chirurgo vascolare, anestesista, infermiere di sala operatoria.
    • Anestesia: Locale, regionale (spinale o epidurale) o generale, a seconda della situazione clinica del paziente e dell’estensione dell’intervento.
    • Strumenti e materiali: Bisturi, forbici chirurgiche, pinze emostatiche, divaricatori, filo di sutura, garze, disinfettanti, sonda di stripping (se si esegue la safenectomia tradizionale), laser o radiofrequenza (se si esegue una tecnica endovascolare).
    • Tecnica:
        • Safenectomia tradizionale (stripping): incisioni all’inguine e alla caviglia per isolare la vena safena, che viene poi “sfilata” tramite una sonda.
        • Tecniche endovascolari (laser o radiofrequenza): introduzione di una fibra ottica o di un catetere a radiofrequenza nella vena safena, che viene chiusa dall’interno mediante calore.
        • Flebectomie: piccole incisioni per rimuovere le varici residue.
    • Durata: Variabile a seconda della tecnica e dell’estensione dell’intervento, generalmente da 30 minuti a 2 ore.
Post-procedura
    • Monitoraggio: Controllo dei parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione di ossigeno), della ferita chirurgica e del dolore.
    • Cure post-procedura:
      • Medicazioni regolari.
      • Calze elastiche compressive per alcune settimane.
      • Mobilizzazione precoce per favorire la circolazione.
      • Farmaci antidolorifici e, in alcuni casi, anticoagulanti.
      • Controlli clinici periodici.
    • Complicanze:
      • Ematomi.
      • Infezioni.
      • Lesioni nervose.
      • Trombosi venosa profonda.
      • Recidiva di varici.
      • Alterazioni della sensibilità cutanea.
Benefici attesi
    • Eliminazione delle varici.
    • Riduzione del dolore, gonfiore e altri sintomi.
    • Miglioramento dell’aspetto estetico delle gambe.
    • Prevenzione di complicanze come ulcere e tromboflebiti.
    • Miglioramento della qualità di vita.
Rischi potenziali
    • Complicanze legate all’anestesia.
    • Sanguinamento.
    • Infezioni.
    • Lesioni nervose.
    • Trombosi venosa profonda.
    • Recidiva di varici.
    • Cicatrici.
    • Ematomi.
    • Dolore post-operatorio.

Note:

  • La scelta della tecnica chirurgica dipende da diversi fattori, tra cui l’estensione e la localizzazione delle varici, la condizione clinica del paziente e le preferenze del chirurgo.
  • È fondamentale una valutazione preoperatoria accurata per identificare eventuali controindicazioni e scegliere la tecnica più appropriata.