PROCEDURE CHIRURGICHE IN ORTOPEDIA

PROCEDURE CHIRURGICHE

NOTE INFORMATIVE
  

Di seguito, troverete un elenco dettagliato e suddiviso per categorie patologiche delle principali procedure chirurgiche adottate in ORTOPEDIA

1. PROCEDURE CHIRURGICHE IN ORTOPEDIA

Definizione

La chirurgia articolare in ortopedia comprende un gruppo di procedure chirurgiche volte a trattare patologie e lesioni che colpiscono le articolazioni. Queste procedure mirano a ripristinare la funzionalità articolare, ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita del paziente.

Breve elenco delle procedure

    • Artroscopia: Procedura mini-invasiva che utilizza un artroscopio (un piccolo tubo con una telecamera) per visualizzare e trattare l’interno dell’articolazione.
    • Protesi articolare: Sostituzione di un’articolazione danneggiata con una protesi artificiale.
    • Artrodesi: Fusione chirurgica di due ossa in un’articolazione per eliminare il movimento e il dolore.
    • Osteotomia: Correzione chirurgica dell’allineamento osseo per migliorare la distribuzione del carico e ridurre lo stress sull’articolazione.

Indicazioni della procedura

Le indicazioni per la chirurgia articolare variano a seconda della procedura specifica. In generale, la chirurgia articolare può essere indicata per:

      • Artrosi: Degenerazione della cartilagine articolare.
      • Lesioni traumatiche: Lesioni ai legamenti, ai menischi o alla cartilagine.
      • Malattie infiammatorie: Artrite reumatoide, artrite psoriasica.
      • Deformità articolari: Ginocchio valgo, ginocchio varo.
      • Dolore cronico: Dolore articolare che non risponde ai trattamenti conservativi.

Descrizione della Tecnica della procedura

La tecnica chirurgica varia a seconda della procedura specifica. Tuttavia, in generale, la chirurgia articolare prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: Può essere generale, regionale o locale, a seconda della procedura e delle preferenze del paziente.
      2. Incisione: Viene praticata un’incisione nella pelle per accedere all’articolazione.
      3. Visualizzazione e trattamento: A seconda della procedura, il chirurgo può utilizzare un artroscopio, strumenti chirurgici tradizionali o una combinazione di entrambi per visualizzare e trattare l’articolazione.
      4. Chiusura: L’incisione viene chiusa con suture o punti metallici.

Applicazioni della procedura

La chirurgia articolare può essere applicata a diverse articolazioni del corpo, tra cui:

      • Ginocchio: Artroscopia del ginocchio, protesi di ginocchio, artrodesi del ginocchio, osteotomia del ginocchio.
      • Anca: Protesi d’anca.
      • Spalla: Artroscopia della spalla, protesi di spalla.
      • Caviglia: Artroscopia della caviglia, artrodesi della caviglia.
      • Gomito: Artroscopia del gomito, protesi di gomito.
      • Polso: Artroscopia del polso, artrodesi del polso.

Informazioni aggiuntive

    • La scelta della procedura chirurgica più appropriata dipende da diversi fattori, tra cui l’età del paziente, la sua salute generale, il tipo e la gravità della patologia articolare, le aspettative del paziente e le preferenze del chirurgo.
    • È importante discutere con il proprio medico i rischi e i benefici di ogni procedura chirurgica prima di prendere una decisione.
    • La riabilitazione post-operatoria è fondamentale per il successo della chirurgia articolare. Il paziente dovrà seguire un programma di fisioterapia specifico per recuperare la forza, la mobilità e la funzionalità articolare.

Vi forniamo una panoramica delle procedure chirurgiche più comuni per la colonna vertebrale in ortopedia.

Definizione

La chirurgia della colonna vertebrale comprende una varietà di procedure volte a trattare condizioni che colpiscono le vertebre, i dischi intervertebrali, il midollo spinale e i nervi spinali. Queste condizioni possono causare dolore, debolezza, intorpidimento e difficoltà di movimento.

Breve elenco delle procedure

    • Discectomia: rimozione di un disco intervertebrale erniato o degenerato.
    • Laminectomia: rimozione della lamina, una parte dell’arco vertebrale, per alleviare la pressione sul midollo spinale o sui nervi spinali.
    • Fusione spinale: unione di due o più vertebre per stabilizzare la colonna vertebrale.
    • Vertebroplastica/cifoplastica: iniezione di cemento osseo in una vertebra fratturata per stabilizzarla e ridurre il dolore.

Indicazioni

Le indicazioni per la chirurgia della colonna vertebrale variano a seconda della procedura specifica. In generale, la chirurgia può essere raccomandata quando i trattamenti non chirurgici, come farmaci, fisioterapia e iniezioni, non sono riusciti a fornire sollievo.

Descrizione  della Tecnica

Le tecniche chirurgiche variano a seconda della procedura specifica. In generale, la chirurgia della colonna vertebrale può essere eseguita attraverso un’incisione aperta o con tecniche minimamente invasive.

      • Discectomia:
          1. Incisione sulla schiena.
          2. Rimozione dei muscoli e dei legamenti per accedere alla colonna vertebrale.
          3. Rimozione del disco intervertebrale danneggiato.
          4. Eventuale inserimento di un disco artificiale o di un innesto osseo.
      • Laminectomia:
          1. Incisione sulla schiena.
          2. Rimozione dei muscoli e dei legamenti per accedere alla colonna vertebrale.
          3. Rimozione della lamina.
      • Fusione spinale:
          1. Incisione sulla schiena.
          2. Rimozione dei muscoli e dei legamenti per accedere alla colonna vertebrale.
          3. Preparazione delle vertebre da fondere.
          4. Inserimento di un innesto osseo e di dispositivi di fissaggio, come viti e barre, per stabilizzare le vertebre.
      • Vertebroplastica/cifoplastica:
          1. Inserimento di un ago nella vertebra fratturata.
          2. Iniezione di cemento osseo.

Applicazioni

    • Discectomia: ernia del disco, malattia degenerativa del disco.
    • Laminectomia: stenosi spinale, tumori spinali.
    • Fusione spinale: spondilolistesi, scoliosi, fratture vertebrali, instabilità spinale.
    • Vertebroplastica/cifoplastica: fratture vertebrali da osteoporosi.

Considerazioni aggiuntive

    • La chirurgia della colonna vertebrale comporta rischi e benefici. È importante discutere attentamente i rischi e i benefici con il proprio medico prima di prendere una decisione.
    • Il recupero dalla chirurgia della colonna vertebrale varia a seconda della procedura specifica e della salute generale del paziente. In generale, il recupero può richiedere da alcune settimane a diversi mesi.
    • La fisioterapia è spesso una parte importante del recupero dopo la chirurgia della colonna vertebrale.

Definizione

La chirurgia del piede e della caviglia è una branca specialistica dell’ortopedia che si occupa della diagnosi e del trattamento, sia chirurgico che non chirurgico, delle patologie del piede e della caviglia. Queste patologie possono essere congenite (presenti alla nascita), acquisite (sviluppate nel corso della vita) o traumatiche (dovute a lesioni).

Elenco delle procedure

La chirurgia del piede e della caviglia comprende una vasta gamma di procedure, tra cui:

      • Chirurgia dell’avampiede:
          • Correzione dell’alluce valgo (bunion)
          • Correzione delle dita a martello
          • Correzione delle dita a griffe
          • Trattamento del neuroma di Morton
          • Trattamento delle metatarsalgie
          • Rimozione di esostosi (speroni ossei)
          • Artrodesi delle articolazioni metatarso-falangee
      • Chirurgia del mesopiede:
          • Trattamento del piede piatto
          • Trattamento del piede cavo
          • Stabilizzazione delle fratture del mesopiede
      • Chirurgia del retropiede:
          • Trattamento della fascite plantare
          • Trattamento dello sperone calcaneare
          • Trattamento delle tendiniti del tendine d’Achille
          • Ricostruzione del tendine d’Achille
          • Artrodesi della caviglia
          • Protesi di caviglia
      • Chirurgia della caviglia:
          • Riparazione dei legamenti della caviglia
          • Trattamento delle fratture della caviglia
          • Artroscopia della caviglia
          • Osteotomia della caviglia

Indicazioni della procedura

Le indicazioni per la chirurgia del piede e della caviglia variano a seconda della patologia specifica. In generale, la chirurgia è indicata quando il trattamento conservativo (farmaci, fisioterapia, ortesi) non ha fornito sollievo dai sintomi o quando la deformità è grave e causa disabilità.

Descrizione della Tecnica della procedura

La tecnica chirurgica varia a seconda della procedura specifica. In generale, la chirurgia del piede e della caviglia può essere eseguita con tecnica a cielo aperto o con tecnica mini-invasiva. La tecnica mini-invasiva prevede l’utilizzo di piccole incisioni e di strumenti specializzati, che consentono di ridurre il trauma chirurgico e i tempi di recupero.

Applicazioni della procedura

La chirurgia del piede e della caviglia può essere utilizzata per:

      • Alleviare il dolore
      • Correggere le deformità
      • Migliorare la funzione
      • Prevenire ulteriori danni
      • Migliorare la qualità della vita

Informazioni aggiuntive

    • La chirurgia del piede e della caviglia è una procedura sicura ed efficace nella maggior parte dei casi. Tuttavia, come in ogni intervento chirurgico, ci sono dei rischi e delle complicanze potenziali.
    • I tempi di recupero variano a seconda della procedura specifica. In generale, è necessario un periodo di riposo e di riabilitazione per consentire la guarigione completa.
    • È importante seguire attentamente le istruzioni del chirurgo dopo l’intervento per garantire un recupero ottimale.

Definizione

La chirurgia della mano e del polso in ortopedia comprende un’ampia gamma di procedure chirurgiche volte a trattare patologie e lesioni che interessano le ossa, i tendini, i legamenti, i nervi e le articolazioni della mano e del polso. Queste procedure mirano a ripristinare la funzionalità, ridurre il dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Elenco delle Procedure

    • Chirurgia per Sindrome del Tunnel Carpale: Decompressione del nervo mediano al polso.
    • Chirurgia per Dito a Scatto: Rilascio della guaina tendinea infiammata.
    • Chirurgia per la Malattia di De Quervain: Rilascio dei tendini estensori del pollice.
    • Chirurgia per la Rizoartrosi: Artroplastica o artrodesi dell’articolazione trapezio-metacarpale.
    • Chirurgia per Fratture della Mano e del Polso: Riduzione e fissazione delle fratture con placche, viti o fili.
    • Chirurgia per Lesioni Tendinee: Riparazione o ricostruzione dei tendini.
    • Chirurgia per Lesioni Nervose: Riparazione o innesto dei nervi.
    • Chirurgia per Artrite Reumatoide: Sinovectomia, artroplastica o artrodesi.
    • Chirurgia per Deformità Congenite: Correzione di deformità come la sindattilia o la polidattilia.

Indicazioni della Procedura

Le indicazioni per la chirurgia della mano e del polso variano a seconda della patologia specifica. In generale, la chirurgia è indicata quando i trattamenti conservativi, come farmaci, fisioterapia o tutori, non sono riusciti a fornire un adeguato sollievo dai sintomi o quando la condizione compromette significativamente la funzionalità della mano e del polso.

Descrizione della Tecnica della Procedura

La tecnica chirurgica specifica varia a seconda della procedura eseguita. Tuttavia, in generale, la maggior parte degli interventi chirurgici alla mano e al polso prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: Può essere locale, regionale o generale, a seconda della complessità dell’intervento.
      2. Incisione: Il chirurgo pratica un’incisione cutanea per accedere alla struttura interessata.
      3. Dissezione: I tessuti vengono delicatamente separati per esporre l’area da trattare.
      4. Riparazione o Ricostruzione: Il chirurgo esegue la procedura specifica, come la decompressione di un nervo, la riparazione di un tendine o la fissazione di una frattura.
      5. Chiusura: L’incisione viene chiusa con suture o punti metallici.
      6. Medicazione: Viene applicata una medicazione sterile per proteggere la ferita.

Applicazioni della Procedura

La chirurgia della mano e del polso ha numerose applicazioni, tra cui:

      • Miglioramento della Funzionalità: Ripristino della mobilità, della forza e della destrezza della mano e del polso.
      • Riduzione del Dolore: Alleviamento del dolore causato da patologie o lesioni.
      • Correzione di Deformità: Miglioramento dell’aspetto estetico e della funzionalità della mano e del polso.
      • Prevenzione di Complicanze: Evitare la progressione della malattia o la comparsa di disabilità permanenti.

In sintesi, la chirurgia della mano e del polso in ortopedia è un campo specialistico che offre una vasta gamma di procedure per il trattamento di diverse patologie e lesioni. La scelta della procedura più appropriata dipende dalla condizione specifica del paziente, dai suoi sintomi e dalle sue esigenze individuali.

Definizione

La chirurgia dell’anca in ortopedia comprende un gruppo di procedure chirurgiche volte a trattare patologie e lesioni a carico dell’articolazione dell’anca. L’obiettivo principale è quello di alleviare il dolore, ripristinare la funzionalità articolare e migliorare la qualità della vita del paziente.

Elenco delle procedure

    • Artroplastica totale dell’anca: Sostituzione delle superfici articolari danneggiate con componenti protesiche.
    • Artroplastica parziale dell’anca: Sostituzione di una sola parte dell’articolazione, come la testa del femore.
    • Revisione dell’artroplastica dell’anca: Sostituzione di una protesi usurata o danneggiata.
    • Artroscopia dell’anca: Procedura mini-invasiva che consente di visualizzare e trattare l’interno dell’articolazione attraverso piccole incisioni.
    • Osteotomia dell’anca: Correzione della deformità ossea per migliorare l’allineamento articolare.
    • Riparazione della frattura dell’anca: Trattamento chirurgico delle fratture del femore prossimale o dell’acetabolo.
    • Chirurgia per la displasia dell’anca: Correzione della malformazione congenita dell’articolazione dell’anca.

Indicazioni della procedura

Le indicazioni per la chirurgia dell’anca variano a seconda della specifica procedura. In generale, la chirurgia è indicata quando il dolore e la disabilità causati da una patologia dell’anca non rispondono a trattamenti conservativi come farmaci, fisioterapia e infiltrazioni.

Descrizione della tecnica della procedura

La tecnica chirurgica varia a seconda della procedura specifica. In generale, le procedure di chirurgia dell’anca prevedono l’accesso all’articolazione attraverso un’incisione chirurgica. Successivamente, il chirurgo esegue la procedura specifica, come la sostituzione delle superfici articolari con una protesi, la riparazione di una frattura o la correzione di una deformità.

Applicazioni della procedura

La chirurgia dell’anca è utilizzata per trattare una vasta gamma di patologie, tra cui:

      • Artrosi dell’anca: Degenerazione della cartilagine articolare.
      • Fratture dell’anca: Lesioni traumatiche del femore prossimale o dell’acetabolo.
      • Displasia dell’anca: Malformazione congenita dell’articolazione dell’anca.
      • Necrosi avascolare della testa del femore: Morte del tessuto osseo a causa di un’interruzione dell’apporto di sangue.
      • Borsite trocanterica: Infiammazione della borsa sierosa situata sopra il grande trocantere.
      • Tendinite dell’anca: Infiammazione dei tendini che circondano l’articolazione dell’anca.

Conclusioni

La chirurgia dell’anca è un campo in continua evoluzione, con nuove tecniche e tecnologie che vengono sviluppate costantemente. La scelta della procedura più appropriata dipende da una serie di fattori, tra cui l’età del paziente, la gravità della patologia, le esigenze funzionali e le preferenze del paziente.

Definizione

La chirurgia del ginocchio in ortopedia comprende una vasta gamma di procedure chirurgiche volte a diagnosticare, trattare e gestire le condizioni che colpiscono l’articolazione del ginocchio. Queste procedure possono essere eseguite in modo aperto (con incisioni più grandi) o in artroscopia (con piccole incisioni e l’uso di una telecamera).

Elenco delle Procedure

    • Artroscopia del ginocchio: Una procedura minimamente invasiva che utilizza una piccola telecamera per visualizzare e trattare problemi all’interno del ginocchio.
        • Meniscectomia: Rimozione di una parte o di tutto il menisco danneggiato.
        • Riparazione del menisco: Sutura del menisco lacerato per favorirne la guarigione.
        • Ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA): Sostituzione del LCA lacerato con un innesto di tessuto.
        • Ricostruzione del legamento crociato posteriore (LCP): Sostituzione del LCP lacerato con un innesto di tessuto.
        • Condroplastica: Levigatura o rimozione della cartilagine danneggiata.
        • Trapianto di cartilagine: Sostituzione della cartilagine danneggiata con cartilagine sana.
    • Protesi di ginocchio: Sostituzione dell’articolazione del ginocchio danneggiata con una protesi artificiale.
        • Protesi totale di ginocchio: Sostituzione di tutte e tre le componenti dell’articolazione del ginocchio (femore, tibia e rotula).
        • Protesi monocompartimentale di ginocchio: Sostituzione di solo una parte dell’articolazione del ginocchio.
    • Osteotomia: Rimozione o aggiunta di osso per riallineare l’articolazione del ginocchio.
    • Artrodesi: Fusione delle ossa dell’articolazione del ginocchio per eliminare il dolore e fornire stabilità.
    • Chirurgia per la frattura del ginocchio: Trattamento chirurgico delle fratture che coinvolgono l’articolazione del ginocchio.

Indicazioni della Procedura

Le indicazioni per la chirurgia del ginocchio variano a seconda della procedura specifica. In generale, la chirurgia può essere indicata per:

    • Dolore al ginocchio: Dolore persistente che non risponde ai trattamenti non chirurgici.
    • Instabilità del ginocchio: Sensazione di cedimento o instabilità del ginocchio.
    • Limitazione del movimento: Difficoltà a piegare o raddrizzare completamente il ginocchio.
    • Danni ai tessuti molli: Lesioni ai menischi, legamenti o cartilagine.
    • Artrosi: Degenerazione della cartilagine articolare.
    • Fratture: Fratture delle ossa che compongono l’articolazione del ginocchio.

Descrizione della Tecnica della Procedura

La tecnica chirurgica specifica varia a seconda della procedura eseguita. In generale, le fasi principali della chirurgia del ginocchio possono includere:

      1. Anestesia: Somministrazione di anestesia generale o regionale per garantire il comfort del paziente durante l’intervento.
      2. Incisione: Esecuzione di un’incisione per accedere all’articolazione del ginocchio.
      3. Visualizzazione e trattamento: Utilizzo di strumenti chirurgici e/o di una telecamera per visualizzare e trattare il problema al ginocchio.
      4. Chiusura: Chiusura dell’incisione con suture o punti metallici.
      5. Bendaggio: Applicazione di un bendaggio per proteggere l’incisione e fornire supporto al ginocchio.

Applicazioni della Procedura

La chirurgia del ginocchio può essere utilizzata per trattare una vasta gamma di condizioni, tra cui:

      • Lesioni sportive: Lesioni ai menischi, legamenti o cartilagine causate da attività sportive.
      • Artrosi: Degenerazione della cartilagine articolare che causa dolore, rigidità e gonfiore.
      • Artrite reumatoide: Malattia autoimmune che causa infiammazione e danni alle articolazioni.
      • Gotta: Tipo di artrite causata dall’accumulo di acido urico nelle articolazioni.
      • Infezioni: Infezioni dell’articolazione del ginocchio.
      • Tumori: Tumori benigni o maligni che colpiscono l’articolazione del ginocchio.

Informazioni Aggiuntive

    • Il recupero dalla chirurgia del ginocchio varia a seconda della procedura eseguita.
    • La fisioterapia è spesso necessaria per aiutare a ripristinare la forza, la flessibilità e la mobilità del ginocchio.

Definizione

La chirurgia della spalla in ortopedia comprende un’ampia gamma di procedure chirurgiche volte a trattare patologie e lesioni che colpiscono l’articolazione della spalla, i tessuti molli circostanti (muscoli, tendini, legamenti) e le strutture ossee (clavicola, scapola, omero).

Elenco delle procedure

Le procedure di chirurgia della spalla possono essere suddivise in diverse categorie:

      • Chirurgia artroscopica:
          • Riparazione della cuffia dei rotatori
          • Stabilizzazione della spalla (per lussazioni)
          • Rimozione di corpi mobili
          • Trattamento della sindrome da conflitto subacromiale
          • Decompressione del nervo soprascapolare
      • Chirurgia a cielo aperto:
          • Protesi di spalla (anatomica, inversa, a rivestimento)
          • Fratture della spalla (clavicola, scapola, omero prossimale)
          • Trasferimento tendineo
          • Artrodesi (fusione articolare)
      • Altre procedure:
          • Iniezioni di farmaci (corticosteroidi, acido ialuronico)
          • Manipolazioni sotto anestesia

Indicazioni della procedura

Le indicazioni per la chirurgia della spalla variano a seconda della patologia specifica. In generale, la chirurgia è indicata quando il trattamento conservativo (farmaci, fisioterapia) non ha fornito risultati soddisfacenti o quando la condizione del paziente richiede un intervento chirurgico per ripristinare la funzionalità della spalla e alleviare il dolore.

Alcune delle condizioni più comuni che possono richiedere un intervento chirurgico alla spalla includono:

      • Lesioni della cuffia dei rotatori
      • Lussazione di spalla
      • Artrosi della spalla
      • Fratture della spalla
      • Sindrome da conflitto subacromiale
      • Instabilità della spalla
      • Tendinite calcifica
      • Borsite

Descrizione della Tecnica della procedura

La tecnica chirurgica specifica varia a seconda della procedura eseguita. Tuttavia, in generale, la maggior parte degli interventi chirurgici alla spalla prevede i seguenti passaggi:

      1. Anestesia: A seconda del tipo di intervento, può essere utilizzata anestesia generale, regionale o locale.
      2. Incisione: Il chirurgo esegue un’incisione nella pelle per accedere all’articolazione della spalla. Nelle procedure artroscopiche, le incisioni sono più piccole.
      3. Riparazione o ricostruzione: Il chirurgo esegue la procedura specifica, come la riparazione di una cuffia dei rotatori, la stabilizzazione della spalla o la sostituzione dell’articolazione con una protesi.
      4. Chiusura: L’incisione viene chiusa con suture o punti metallici.
      5. Bendaggio: Viene applicato un bendaggio compressivo per ridurre il gonfiore e proteggere la spalla.

Applicazioni della procedura

La chirurgia della spalla ha diverse applicazioni, tra cui:

      • Alleviare il dolore: Molte patologie della spalla causano dolore significativo. La chirurgia può aiutare ad alleviare il dolore e migliorare la qualità della vita del paziente.
      • Ripristinare la funzionalità: La chirurgia può aiutare a ripristinare la mobilità e la forza della spalla, consentendo al paziente di tornare alle attività quotidiane e sportive.
      • Prevenire ulteriori danni: In alcuni casi, la chirurgia può aiutare a prevenire ulteriori danni all’articolazione della spalla, come nel caso di instabilità cronica o lesioni della cuffia dei rotatori non trattate.
      • Migliorare la qualità della vita: La chirurgia della spalla può aiutare a migliorare la qualità della vita del paziente, consentendo di tornare a svolgere le attività che ama e di vivere una vita più attiva e indipendente.

Considerazioni aggiuntive

    • La scelta della procedura chirurgica più appropriata dipende da diversi fattori, tra cui la patologia specifica, l’età del paziente, il livello di attività fisica e le aspettative del paziente.

Definizione

La chirurgia del gomito in ortopedia comprende un’ampia gamma di procedure chirurgiche volte a trattare patologie e lesioni che colpiscono l’articolazione del gomito. Queste procedure possono essere eseguite in modo tradizionale (a cielo aperto) o con tecniche mini-invasive, come l’artroscopia.

Elenco delle procedure

      • Artroscopia del gomito:
          • Rimozione di corpi mobili
          • Trattamento di lesioni cartilaginee
          • Riparazione di legamenti
          • Release del nervo ulnare
      • Chirurgia a cielo aperto:
          • Riparazione di fratture
          • Sostituzione protesica (artroplastica)
          • Ricostruzione legamentosa
          • Trasposizione del nervo ulnare
          • Osteotomia
      • Altre procedure:
          • Iniezioni di corticosteroidi
          • Aspirazione di liquido articolare

Indicazioni della procedura

Le indicazioni per la chirurgia del gomito variano a seconda della specifica patologia. In generale, la chirurgia può essere indicata in caso di:

      • Dolore: dolore persistente che non risponde al trattamento conservativo (farmaci, fisioterapia)
      • Instabilità: lassità articolare che causa episodi di lussazione o sublussazione
      • Rigidità: limitazione del movimento che interferisce con le attività quotidiane
      • Fratture: fratture complesse che richiedono un intervento chirurgico per una corretta guarigione
      • Artrosi: degenerazione della cartilagine articolare che causa dolore e rigidità
      • Lesioni dei tessuti molli: lesioni di legamenti, tendini o nervi
      • Infezioni: infezioni articolari che richiedono un intervento chirurgico per il drenaggio e la pulizia

Descrizione della Tecnica della procedura

La tecnica chirurgica specifica varia a seconda della procedura eseguita. In generale, gli step principali includono:

      1. Anestesia: può essere generale, regionale o locale, a seconda della procedura e delle preferenze del paziente.
      2. Incisione: viene praticata un’incisione cutanea per accedere all’articolazione del gomito.
      3. Esposizione: i tessuti vengono delicatamente retratti per visualizzare l’articolazione e le strutture circostanti.
      4. Procedura specifica: viene eseguita la procedura chirurgica specifica, come la rimozione di corpi mobili, la riparazione di legamenti, la sostituzione protesica, ecc.
      5. Chiusura: l’incisione viene chiusa con suture o punti metallici.
      6. Medicazione: viene applicata una medicazione sterile per proteggere la ferita.

Applicazioni della procedura

La chirurgia del gomito trova applicazione in una vasta gamma di patologie, tra cui:

      • Epicondilite (gomito del tennista): rilascio chirurgico dei muscoli estensori dell’avambraccio
      • Epitrocleite (gomito del golfista): rilascio chirurgico dei muscoli flessori dell’avambraccio
      • Sindrome del tunnel cubitale: decompressione del nervo ulnare
      • Instabilità del gomito: ricostruzione dei legamenti collaterali
      • Artrosi del gomito: artroplastica totale o parziale del gomito
      • Fratture del gomito: riduzione e sintesi delle fratture

Informazioni aggiuntive

    • Il recupero post-operatorio varia a seconda della procedura eseguita. In generale, è necessario un periodo di immobilizzazione seguito da un programma di fisioterapia per recuperare la mobilità e la forza.
    • Le complicanze della chirurgia del gomito sono rare ma possono includere infezioni, rigidità articolare, lesioni nervose o vascolari.

Definizione

La chirurgia oncologica ortopedica è una branca specialistica dell’ortopedia che si concentra sulla diagnosi e sul trattamento chirurgico dei tumori che colpiscono il sistema muscoloscheletrico. Questo include tumori ossei (come osteosarcoma, condrosarcoma, sarcoma di Ewing), tumori dei tessuti molli (come liposarcoma, rabdomiosarcoma, histiocitoma fibroso maligno) e metastasi ossee provenienti da altri siti primari (come seno, polmone, prostata).

Elenco delle Procedure

Le procedure chirurgiche in oncologia ortopedica variano a seconda della tipologia, localizzazione e stadio del tumore. Alcune delle procedure più comuni includono:

      • Biopsia: Procedura per ottenere un campione di tessuto tumorale per la diagnosi istologica. Può essere incisionale (rimozione di una porzione di tumore) o escissionale (rimozione completa del tumore).
      • Resezione: Rimozione chirurgica del tumore con un margine di tessuto sano circostante per ridurre il rischio di recidiva.
      • Curettage e Borraggio: Raschiamento della cavità tumorale e riempimento con cemento osseo o innesti.
      • Ricostruzione: Dopo la resezione, può essere necessaria la ricostruzione dell’osso o dell’articolazione interessata. Le opzioni includono:
          • Protesi: Impianto di protesi articolari speciali progettate per sostituire segmenti ossei resecati.
          • Innesti ossei: Utilizzo di osso autologo (dal paziente stesso) o allogenico (da donatore) per ricostruire il difetto osseo.
          • Trapianto di arti: In casi selezionati, può essere considerato il trapianto di un arto da donatore.
      • Amputazione: Rimozione chirurgica di un arto in caso di tumori molto estesi o non trattabili con altre metodiche.
      • Chirurgia Mini-Invasiva: Tecniche chirurgiche con incisioni più piccole e minore invasività, utilizzate per biopsie, resezioni di tumori di piccole dimensioni o trattamento di metastasi ossee.
      • Crioterapia e Radiofrequenza: Metodi per distruggere il tessuto tumorale mediante congelamento o calore.

Indicazioni della Procedura

Le indicazioni per la chirurgia oncologica ortopedica dipendono da diversi fattori, tra cui:

      • Tipo e Stadio del Tumore: La scelta della procedura varia a seconda della natura del tumore (benigno o maligno), della sua aggressività e dello stadio di sviluppo.
      • Localizzazione: La sede del tumore influenza le opzioni chirurgiche e le possibili complicanze.
      • Età e Condizioni Generali del Paziente: La chirurgia oncologica può essere complessa e debilitante, quindi è importante valutare la salute generale del paziente prima di procedere.
      • Obiettivi del Trattamento: Gli obiettivi possono variare dalla cura completa alla palliazione dei sintomi (riduzione del dolore, miglioramento della funzionalità).

Descrizione della Tecnica della Procedura

    1. Pianificazione: Studio preoperatorio con imaging (radiografie, TC, RMN) per definire l’estensione del tumore e pianificare la resezione.
    2. Approccio Chirurgico: Incisione cutanea per accedere alla zona interessata.
    3. Resezione: Rimozione del tumore con un margine di sicurezza di tessuto sano.
    4. Ricostruzione:
      • Impianto di una protesi oncologica femorale per sostituire il segmento osseo resecato.
      • Fissazione stabile della protesi all’osso sano rimanente.
    5. Chiusura: Sutura dei tessuti molli e della cute.
    6. Riabilitazione: Programma di fisioterapia per recuperare la funzionalità dell’arto.

Applicazioni della Procedura

La chirurgia oncologica ortopedica trova applicazione in diverse situazioni:

      • Trattamento Curativo: Rimozione completa del tumore con l’obiettivo della guarigione.
      • Controllo Locale della Malattia: Riduzione delle dimensioni del tumore e prevenzione della sua progressione.
      • Palliazione: Miglioramento della qualità di vita del paziente, riducendo il dolore e migliorando la funzionalità.
      • Prevenzione delle Fratture Patologiche: Stabilizzazione di ossa indebolite dal tumore per prevenire fratture.
      • Biopsia: Ottenere una diagnosi accurata.

Considerazioni Aggiuntive

    • La chirurgia oncologica ortopedica è spesso combinata con altre terapie, come chemioterapia e radioterapia, per massimizzare le probabilità di successo.
    • Il trattamento dei tumori muscoloscheletrici richiede un approccio multidisciplinare, con la collaborazione di ortopedici oncologi, oncologi medici, radioterapisti, radiologi e altri specialisti.
    • La riabilitazione post-operatoria è fondamentale per il recupero funzionale e il ritorno alle attività quotidiane.

Definizione

La traumatologia in ortopedia si occupa del trattamento chirurgico delle lesioni acute dell’apparato muscolo-scheletrico, come fratture, lussazioni e lesioni tendinee e legamentose, causate da traumi.

Elenco delle procedure

    • Osteosintesi: Stabilizzazione di fratture mediante mezzi di sintesi come placche, viti, chiodi endomidollari, fissatori esterni.
        • Indicazioni: Fratture scomposte, instabili o che non guariscono con il trattamento conservativo.
        • Tecnica: Incisione chirurgica, riduzione della frattura, applicazione e fissaggio dei mezzi di sintesi.
        • Applicazioni: Fratture di ossa lunghe (femore, tibia, omero), fratture del bacino, fratture vertebrali.
    • Artroscopia: Visualizzazione e trattamento di patologie articolari mediante l’inserimento di una piccola telecamera e strumenti chirurgici nell’articolazione.
        • Indicazioni: Lesioni meniscali, lesioni della cartilagine, lesioni legamentose (es. LCA), sinoviti.
        • Tecnica: Piccole incisioni, inserimento dell’artroscopio e degli strumenti, riparazione o rimozione del tessuto danneggiato.
        • Applicazioni: Ginocchio, spalla, caviglia, anca, gomito, polso.
    • Protesi articolari: Sostituzione di un’articolazione danneggiata con una protesi artificiale.
        • Indicazioni: Artrosi avanzata, fratture articolari complesse, necrosi avascolare.
        • Tecnica: Incisione chirurgica, rimozione dell’articolazione danneggiata, impianto della protesi.
        • Applicazioni: Anca, ginocchio, spalla, gomito, caviglia, dita.
    • Chirurgia della mano: Trattamento di lesioni tendinee, nervose e ossee della mano e del polso.
        • Indicazioni: Sindrome del tunnel carpale, dito a scatto, lesioni tendinee, fratture.
        • Tecnica: Microchirurgia per la riparazione di nervi e tendini, osteosintesi per fratture.
        • Applicazioni: Mano, polso, dita.
    • Chirurgia del piede: Trattamento di deformità e patologie del piede e della caviglia.
        • Indicazioni: Alluce valgo, dita a martello, fascite plantare, fratture.
        • Tecnica: Osteotomie, artrodesi, tenotomie, fasciotomie.
        • Applicazioni: Piede, caviglia.
    • Chirurgia della colonna vertebrale: Trattamento di patologie degenerative, traumatiche e tumorali della colonna vertebrale.
        • Indicazioni: Ernia del disco, stenosi spinale, fratture vertebrali, scoliosi.
        • Tecnica: Laminectomia, discectomia, artrodesi, vertebroplastica.
        • Applicazioni: Colonna cervicale, toracica, lombare, sacrale.

Descrizione della tecnica di una procedura 

    1. Incisione: Incisione cutanea per accedere alla frattura.
    2. Esposizione: Separazione dei tessuti molli (muscoli, tendini) per esporre l’osso fratturato.
    3. Riduzione: Riposizionamento dei frammenti ossei nella posizione anatomica corretta.
    4. Fissaggio: Applicazione della placca sull’osso e fissaggio con viti.
    5. Controllo: Verifica della stabilità della frattura e della corretta posizione dei mezzi di sintesi.
    6. Sutura: Chiusura dei tessuti molli e della cute.

Considerazioni

  • La scelta della procedura chirurgica dipende dal tipo di lesione, dalla sua gravità e dalle condizioni generali del paziente.
  • Le procedure chirurgiche in traumatologia ortopedica sono spesso complesse e richiedono una notevole esperienza da parte del chirurgo.
  • È fondamentale un’accurata pianificazione preoperatoria, che include una valutazione clinica e radiologica completa.