PRINCIPIO DI ANNEGAMENTO

PRIMO SOCCORSO

NOTE INFORMATIVE
  

Il principio di annegamento si verifica quando un individuo subisce un’insufficienza respiratoria a causa dell’immersione o della sommersione in un liquido, solitamente acqua.

Questa condizione può evolvere rapidamente in annegamento vero e proprio, con arresto cardiaco e morte, se non si interviene tempestivamente.

Riconoscere un principio di annegamento

I segni e i sintomi di un principio di annegamento possono variare a seconda della gravità della situazione e dell’età della vittima. Alcuni segnali comuni includono:

      • –  Difficoltà respiratorie: respiro affannoso, tosse, gasping o incapacità di parlare.
      • –  Colorito anomalo della pelle: pallore, cianosi (colorazione bluastra) intorno alle labbra e alle unghie.
      • –  Ansia e agitazione: la vittima può apparire spaventata, confusa o in preda al panico.
      • –  Debolezza e affaticamento: incapacità di mantenersi a galla o di muovere gli arti.
      • –  Perdita di coscienza: nelle fasi più avanzate, la vittima può perdere conoscenza.
Procedure di primo soccorso
    1. Valutazione della sicurezza: prima di intervenire, assicurati che l’ambiente sia sicuro per te e per la vittima. Se possibile, utilizza un oggetto galleggiante per raggiungere la persona in difficoltà senza entrare in acqua.
    2. Richiedere aiuto: chiama immediatamente il numero di emergenza (112 in Italia) e comunica la situazione con precisione.
    3. Estrarre la vittima dall’acqua: se possibile e in sicurezza, porta la vittima fuori dall’acqua il più rapidamente possibile.
    4. Valutare lo stato di coscienza: controlla se la vittima è cosciente e respira. Se la vittima è incosciente, controlla il polso carotideo.
    5. Rianimazione cardiopolmonare (RCP): se la vittima non respira o non ha polso, inizia immediatamente la RCP.
      • Adulti e bambini sopra gli 8 anni: alterna 30 compressioni toraciche a 2 insufflazioni.
      • Bambini da 1 a 8 anni: alterna 15 compressioni toraciche a 2 insufflazioni.
      • Neonati (sotto 1 anno): alterna 3 compressioni toraciche a 1 insufflazione, utilizzando due dita per le compressioni.
    6. Posizione laterale di sicurezza: se la vittima respira ma è incosciente, posizionala in posizione laterale di sicurezza per evitare il soffocamento.
    7. Mantenere la vittima al caldo: copri la vittima con una coperta o indumenti asciutti per prevenire l’ipotermia.
    8. Monitorare la vittima: continua a monitorare la respirazione e il polso della vittima fino all’arrivo dei soccorsi.
Cosa NON fare:
    • –  Non entrare in acqua se non sei un soccorritore esperto: il tentativo di salvataggio da parte di persone non addestrate può mettere a rischio la vita di entrambi.
    • –  Non tentare di far vomitare la vittima: questo può causare ulteriori complicazioni respiratorie.
    • –  Non somministrare nulla per via orale alla vittima incosciente: potrebbe causare soffocamento.
    • –  Non lasciare mai la vittima incustodita: monitora costantemente le sue condizioni fino all’arrivo dei soccorsi.
Prevenzione
    • –  Imparare a nuotare: seguire corsi di nuoto per adulti e bambini è fondamentale per la sicurezza in acqua.
    • –  Sorvegliare i bambini: non lasciare mai i bambini incustoditi vicino all’acqua, anche in presenza di bassi fondali.
    • –  Utilizzare dispositivi di galleggiamento: indossare giubbotti di salvataggio o altri dispositivi di galleggiamento, soprattutto se non si è nuotatori esperti.
    • –  Evitare l’alcol: l’assunzione di alcol può compromettere il giudizio e la coordinazione, aumentando il rischio di incidenti in acqua.
    • –  Informarsi sulle condizioni meteo-marine: prima di entrare in acqua, verificare le condizioni del mare e le eventuali segnalazioni di pericolo.

Ricorda: un intervento tempestivo e corretto può fare la differenza tra la vita e la morte in caso di principio di annegamento. In caso di dubbi o incertezze, chiama sempre il numero di emergenza 112 e segui le istruzioni degli operatori sanitari.