ERNIECTOMIA (PARETE ADDOMINALE)

PROCEDURE MEDICHE

NOTE INFORMATIVE
  

L’erniectomia è una procedura chirurgica che mira a riparare un’ernia nella parete addominale. Un’ernia si verifica quando un organo interno o tessuto adiposo sporge attraverso un punto debole o un’apertura nei muscoli addominali.

Lo scopo dell’intervento è quello di riposizionare il tessuto erniato nella sua posizione corretta e rinforzare la parete addominale per prevenire recidive.

Indicazioni
    • Ernia sintomatica: dolore, disagio, gonfiore, ostruzione intestinale.
    • Ernia incarcerata: l’ernia non può essere ridotta manualmente, aumentando il rischio di strangolamento.
    • Ernia strangolata: l’afflusso di sangue al tessuto erniato è compromesso, richiedendo un intervento chirurgico d’urgenza.
    • Ernia di grandi dimensioni: può causare disagio estetico e funzionale.
Controindicazioni
    • Condizioni mediche gravi: malattie cardiache, polmonari o renali non controllate che aumentano il rischio chirurgico.
    • Disturbi della coagulazione: aumentano il rischio di sanguinamento.
    • Infezioni attive: possono aumentare il rischio di complicanze post-operatorie.
    • Gravidanza: l’intervento può essere rimandato dopo il parto, a meno che non vi siano complicazioni.
Descrizione
    • Ambiente: sala operatoria sterile in ambiente ospedaliero.
    • Personale: chirurgo generale, anestesista, infermieri strumentisti, infermieri di sala operatoria.
    • Anestesia: anestesia generale o locale con sedazione, a seconda della complessità dell’ernia e delle condizioni del paziente.
    • Strumenti e materiali: bisturi, forbici chirurgiche, pinze, fili di sutura, rete protesica (in molti casi).
    • Tecnica:
        • Approccio open: incisione cutanea sopra l’ernia, riduzione del tessuto erniato, rinforzo della parete addominale con suture o con l’inserimento di una rete protesica.
        • Approccio laparoscopico: piccole incisioni per l’inserimento di una telecamera e di strumenti chirurgici, riduzione dell’ernia e posizionamento di una rete protesica dall’interno.
    • Durata: variabile a seconda della complessità dell’ernia e della tecnica utilizzata, generalmente da 30 minuti a 2 ore.
Post-procedura
    • Monitoraggio: controllo dei parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, respirazione), gestione del dolore, monitoraggio del sito chirurgico per segni di infezione.
    • Cure post-procedura: medicazioni regolari, assunzione di farmaci antidolorifici e antibiotici se necessario, riposo e graduale ripresa delle attività quotidiane.
    • Complicanze:
        • Ematoma: raccolta di sangue nella zona operata.
        • Sieroma: accumulo di liquido sieroso.
        • Infezione: può richiedere antibiotici o drenaggio.
        • Recidiva: l’ernia si ripresenta.
        • Lesioni a nervi o vasi sanguigni: rare ma possibili.
        • Dolore cronico: può persistere in alcuni casi.
Benefici attesi
    • Riduzione del dolore e del disagio.
    • Miglioramento della funzionalità e dell’estetica.
    • Prevenzione di complicanze come l’incarceramento o lo strangolamento.
Rischi potenziali
    • Complicanze legate all’anestesia.
    • Sanguinamento.
    • Infezione.
    • Recidiva.
    • Lesioni a organi o strutture vicine.
    • Formazione di aderenze.
    • Dolore cronico.

Note:

    • Questo rapporto fornisce informazioni generali sull’erniectomia. È fondamentale consultare un medico per una valutazione individuale e per discutere i rischi e i benefici specifici del caso.
    • La scelta della tecnica chirurgica (open o laparoscopica) dipende da diversi fattori, tra cui le dimensioni e la localizzazione dell’ernia, la presenza di precedenti interventi chirurgici e le condizioni generali del paziente.
    • Il recupero post-operatorio varia da persona a persona. È importante seguire attentamente le indicazioni del medico per favorire una guarigione ottimale.