ALFA-1-ANTITRIPSINA

Laboratorio Analisi

NOTE INFORMATIVE
  

L’alfa-1-antitripsina (o α1-antitripsina, abbreviata come A1AT) è una glicoproteina che svolge un ruolo cruciale nel proteggere i tessuti dai danni causati dagli enzimi proteolitici. L’alfa-1-antitripsina è prodotta dal fegato.

L’esecuzione del test dell’alfa-1-antitripsina è di grande importanza per diverse ragioni:

  1. Individuazione del Deficit Ereditario:
    • L’alfa-1-antitripsina è coinvolta nel mantenimento della salute polmonare.
    • Il test può rilevare il deficit ereditario di questa proteina, che aumenta il rischio di sviluppare malattie polmonari come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’enfisema.
    • Identificare precocemente il deficit consente di adottare misure preventive e gestionali.
  2. Valutazione delle Condizioni Polmonari:
    • Il test dell’alfa-1-antitripsina aiuta a valutare la funzionalità polmonare.
    • È particolarmente utile per persone con sintomi respiratori persistenti o per coloro che hanno una storia familiare di malattie polmonari.
  3. Monitoraggio della Terapia di Sostituzione:
    • Nei pazienti con deficit di alfa-1-antitripsina, la terapia di sostituzione con questa proteina può essere necessaria.
    • Il test aiuta a monitorare l’efficacia di tale trattamento.
  4. Rilevamento dell’Enteropatia Proteino-disperdente:
    • Un aumento della concentrazione di alfa-1-antitripsina nelle feci può indicare la presenza di enteropatia proteino-disperdente.
    • Questa condizione comporta la perdita eccessiva di proteine attraverso l’intestino, con conseguente diarrea cronica e carenze nutrizionali.

In sintesi, l’esecuzione del test dell’alfa-1-antitripsina è fondamentale per la diagnosi precoce, la gestione e la prevenzione delle malattie polmonari e altre condizioni correlate .

I valori di riferimento per l’alfa-1-antitripsina variano a seconda dell’età e del genere. Ecco i valori normali:

  • Uomini:
    • Neonati (meno di 1 mese): 124 – 348 mg/dL
    • Bambini da 1 a 6 mesi: 111 – 297 mg/dL
    • Bambini da 6 mesi a 2 anni: 95 – 251 mg/dL
    • Bambini da 2 a 14 anni: 110 – 280 mg/dL
    • Adulti (oltre i 14 anni): 90 – 200 mg/dL
  • Donne:
    • Neonati (meno di 1 mese): 124 – 348 mg/dL
    • Bambini da 1 a 6 mesi: 111 – 297 mg/dL
    • Bambini da 6 mesi a 2 anni: 95 – 251 mg/dL
    • Bambini da 2 a 14 anni: 110 – 280 mg/dL
    • Adulti (oltre i 14 anni): 90 – 200 mg/dL

I livelli di alfa-1-antitripsina possono aumentare in alcune circostanze:

  1. Reazione Infiammatoria:
    • Durante processi infiammatori o infezioni, il fegato può aumentare la produzione di alfa-1-antitripsina come parte della risposta immunitaria.
    • Questo aumento temporaneo aiuta a proteggere i tessuti dai danni causati dagli enzimi.
  2. Stress Fisico e Psicologico:
    • Situazioni di stress, sia fisico che emotivo, possono influenzare i livelli di alfa-1-antitripsina.
    • Ad esempio, l’esercizio fisico intenso o lo stress emotivo possono portare a un aumento temporaneo.
  3. Terapia di Sostituzione:
    • Nei pazienti con deficit ereditario di alfa-1-antitripsina, la terapia di sostituzione con questa proteina può aumentare i livelli nel sangue.
    • Questa terapia è spesso utilizzata per prevenire danni ai polmoni.
  4. Gravidanza:
    • Durante la gravidanza, i livelli di alfa-1-antitripsina possono variare.
    • Il fegato può aumentare la produzione per proteggere sia la madre che il feto.
  5. Malattie Epatiche:
    • In alcune condizioni epatiche, come l’epatite o la cirrosi, i livelli di alfa-1-antitripsina possono essere alterati.
    • Tuttavia, queste situazioni possono portare sia a un aumento che a una diminuzione dei livelli.

L’alfa-1-antitripsina (AAT) può abbassarsi per diverse cause, principalmente:

1. Deficit genetico:

  • La causa più comune di bassi livelli di AAT è un deficit genetico ereditario. Questo deficit può essere trasmesso dai genitori ai figli in modo autosomico recessivo, il che significa che entrambi i genitori devono essere portatori del gene difettoso affinché il bambino ne sia affetto.
  • Esistono diverse varianti del gene AAT, alcune più gravi di altre. La variante più comune, chiamata Z, è associata a una riduzione del 75% dei livelli di AAT.

2. Fattori acquisiti:

  • Alcune condizioni mediche possono causare una diminuzione dei livelli di AAT. Tra queste:
    • Malattie del fegato: Il fegato è responsabile della produzione di AAT, quindi una malattia epatica può causare una riduzione dei suoi livelli.
    • Malnutrizione: Una dieta povera di proteine può portare a bassi livelli di AAT.
    • Infezioni: Alcune infezioni possono causare un consumo eccessivo di AAT, portando a una diminuzione dei suoi livelli.
    • Fumo: Il fumo può danneggiare il fegato e ridurre la produzione di AAT.

Prima dell’esame:

  • Digiuno: In generale, è necessario il digiuno da almeno 8 ore prima dell’esame.
  • Idratazione: Bere molta acqua è importante per rimanere idratati.
  • Informare il medico: È importante informare il medico di eventuali farmaci assunti, compresi integratori e prodotti fitoterapici, in quanto potrebbero influenzare i risultati dell’esame.
  • Gravidanza: Informare il medico se si è incinta o si sospetta di esserlo.

Durante l’esame:

  • Prelievo di sangue: L’esame viene eseguito mediante un prelievo di sangue venoso dal braccio.
  • Durata: L’esame è rapido e dura solo pochi minuti.